Regione, si cercano consulenti per progetti europei

ars3.jpgMentre il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana deliberava l’adeguamento ai tagli delle indennità per i parlamentari in linea con quanto farà il Senato sulla base dell’art.13 della manovra nazionale promettendo anche un ddl sulla riduzione del numero dei deputati che comunque dovrà seguire l’iter di modifica costituzionale, il governo di Raffaele Lombardo dava l’ok a una long-list composta da 192 professionisti che aspirano ad avere rapporti di consulenza con la Regione siciliana. Motivo: tra i 18mila dipendenti regionali (tra cui 2.200 dirigenti e 5mila funzionari) non ci sarebbero le figure necessarie a valutare progetti per l’accesso ai fondi europei.

Nel pieno delle polemiche politiche sul destino del governo e sulle alleanze elettorali, il tema dei costi della politica rimane un nodo ancora da sciogliere completamente. Da Palazzo dei Normanni a Palazzo d’Orleans si tentano risposte che al momento non convincono soprattutto i sindacati, in una fase di crisi economica difficile, come emerge anche dal rapporto dello Svimez che indica per la Sicilia una stagnazione del Pil e dal declassamento (da A+ ad A) della Regione siciliana da parte di Standard&Poor’s. Nel pomeriggio maggioranza e opposizione hanno trovato l’intesa sulla riduzione del numero dei parlamentari all’Assemblea siciliana da 90 a 70.

Il disegno di legge sarà firmato da tutti i capigruppo dell’Ars. Dopo l’approvazione in aula, il ddl ‘taglia deputatì sarà inviato al Parlamento per la doppia lettura di Camera e Senato, come prevede l’iter di modifica costituzionale. Inoltre, sempre il Consiglio di presidenza dell’Ars ha deciso che non appena il Senato delibererà i tagli alle indennità dei parlamentari, l’Assemblea applicherà immediatamente la disposizione ai 90 deputati di palazzo dei Normanni. L’art.13 della manovra nazionale prevede per i deputati e i senatori che svolgono qualsiasi attività lavorativa, per la quale sia percepito un reddito uguale o superiore al 15 per cento del trattamento parlamentare, la riduzione dell’indennità del 20 per cento per la parte eccedente i 90.000 euro e fino a 150 mila euro e del 40 per cento per la parte eccedente i 150 mila euro.

Intanto però l’assessorato regionale alla Formazione ha dato l’ok a una long list che comprende 190 aspiranti consulenti esterni. La Regione si avvarrà degli esperti per valutare i progetti a valere sui fondi comunitari. Il ricorso a “competenze specialistiche”, secondo quanto si legge nel decreto, è reso necessario perché “il personale amministrativo regionale in dotazione dei dipartimenti titolari della programmazione e gestione del Po Fse risulta sottodimensionato rispetto alle esigenze di soddisfare, nei tempi prescritti dalla programmazione comunitaria”. Insorge il sindacato autonomo Cobas/Codir.

“La Regione ha 2.200 dirigenti e 5mila funzionari – sostengono Dario Mastranga e Marcello Minio – Riteniamo che tra queste persone ci siano le figure professionali necessarie. Inoltre, vorremmo sapere come è stato definita questa long list e se c’è stato un interpello, un avviso e dove è stato pubblicato”.

Regione, si cercano consulenti per progetti europeiultima modifica: 2011-09-28T17:43:00+02:00da leonedilipari
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