Rubrica Religiosa a cura di mons. Alfredo Adornato

aadornato2.jpgdi Alfredo Adornato

Peccato? Trasgredire il sogno di Dio. XXVII Domenica del Tempo Ordinario Anno B.

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Alcuni farisei si avvicinano a Gesù per metterlo alla prova. Quella che chiedono a Gesù è una cosa ovvia e risaputa, «se è lecito a un marito ripudiare la moglie». Chiaro che sì, tutta la tradizione religiosa, avallata dalla Parola di Dio, lo permetteva. Ma Gesù, come al suo solito, gioca al rialzo, porta la questione su di un piano più alto: per la durezza del vostro cuore Mosè scrisse per voi questa norma.
Gesù prende le distanze dalla legge, la relativizza, afferma che non tutta la legge ha autorità divina, talvolta essa è solo il riflesso di un cuore duro e non della volontà di Dio. C’è dell’altro, più importante, più vitale di ogni norma. Gesù passa oltre lecito e illecito, oltre le strettoie di una vita immaginata come esecuzione di ordini. A lui non interessa regolamentare la vita, ma ispirarla, accenderla, rinnovarla. Ci prende per mano e ci accompagna a respirare l’aria degli inizi, a condividere il sogno sorgivo, iniziale di Dio: in principio, prima della durezza del cuore, non fu così.

«L’uomo lascerà il padre e la madre, si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto». Dal principio Dio congiunge le vite! Questo è il suo nome: «Dio-congiunge», Egli è profezia di comunione. Fa incontrare le vite, le unisce, collante del mondo, cemento della casa. Il Nemico invece ha come nome «il Separatore», colui che divide. L’uomo non divida… cioè agisca come Dio, si impegni a cercare ciò che unisce e non ciò che divide, a inventare gesti e parole che abbiano la gioiosa forza di congiungere le vite e di mantenere vivo l’amore; lavori su di sé per non cadere nella durezza di cuore, la «sclerocardìa», la peggior nemica del sogno di Dio sulle sue creature.

«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Il ripudio e l’adulterio, lo sappiamo da tutto il Vangelo, non sono un atto formale o giuridico, cominciano nel cuore. Chi vive con durezza di cuore, con cuore fariseo, sta ripudiando l’amore. Chi non alimenta un amore dolce e umile, sta ripudiando il sogno di Dio, è già un separato e un adultero. Chi non si impegna a fondo per le sue relazioni, chi non dà loro tempo e cuore, intelligenza e fedeltà, le ha ripudiate, hai già commesso adulterio nel cuore. Sta tradendo il respiro degli inizi. Il vero peccato non è trasgredire una norma, ma trasgredire un sogno, il sogno di Dio. Gesù getta le basi per la libertà del cristiano: norma di comportamento non è mai una legge esterna all’uomo, ma solo l’amore che dentro riaccende il volto, il sorriso, il sogno di Dio.

Rubrica Religiosa a cura di mons. Alfredo Adornatoultima modifica: 2012-10-06T09:16:14+02:00da leonedilipari
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