Salina, domenica l’inaugurazione del museo civico a Lingua. Ci sarà anche l’assessore Leanza

alocandina10.JPGSalina – Nell’ambito dei finanziamenti PIT Isole Minori (progetti integrati territoriali) – documenti programmatici dei POR 2000/2006 (programmi operativi regionali) sono stati realizzati dal Comune di Santa Marina Salina due progetti:  Riqualificazione dell’ itinerario delle aree archeologiche del comune di Santa Marina Salina”  e “ Riqualificazione del circuito museale di Santa Marina Salina”.  I progetti sono stati avviati in stretta collaborazione con il servizio Archeologico della Soprintendenza di Messina con la consulenza per i lavori per la valorizzazione dei siti archeologici e per l’allestimento museale che è stato curato dalle d.sse Maria Clara Martinelli e Maria Grazia Vanaria. La sezione Archeologica del circuito museale occupa una casa dei primi del ‘900 a due piani.  Nella ristrutturazione si sono reimpiegati alcuni dei rivestimenti originari che si erano conservati, come il pavimento in maioliche azzurre e la cucina a legna sita al piano terra. L’esposizione archeologica si articola in quattro sale  in cui sono in mostra i reperti provenienti dagli scavi archeologici condotti a Contrada Barone e a Portella,  negli anni 2000-2008 dal Servizio per i Beni Archeologici della Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina. La sala I del piano terra è dedicata al sito di età romana di Contrada Barone dove è stato rinvenuto un edificio termale di età romana (I sec. a.C. – VI sec. d.C.) poi riutilizzato come impianto di salagione del pesce. Poiché lo scavo ha restituito per lo più di materiale frammentario, è stata effettuata una scelta delle varie tipologie ceramiche: anfore, ceramica fine da mensa, ceramica comune da mensa e da dispensa, ceramica da cucina e lucerne. Nella vetrina delle monete sono esposti esemplari databili da età ellenistica ad età romana imperiale tarda coniati nelle zecche di Lipari, Roma, Cizico ed Alessandria. Nella Sala II del piano terra e nelle sale del primo piano si possono ammirare i reperti rinvenuti numerosi nelle capanne del villaggio dell’età del Bronzo Medio di Portella (XV-XIII sec. a.C.) relativo alla cultura del Milazzese. Il percorso inizia dalla sala che era occupata dalla cucina dell’antica casa e che ospita oggi sei grandi vasi chiamati pithoi (grosso orcio), che venivano impiegati per la conservazione dell’acqua e di alimenti. Prosegue mostrando i reperti in ceramica, in pietra e in metallo rinvenuti all’interno delle singole capanne, che sono stati raggruppati per tipologia e funzione con il fine di dare al visitatore una visione completa dell’artigianato e degli usi degli antichi abitanti del villaggio di Portella. Rilevante perché integra ed unica nei villaggi preistorici delle Isole Eolie, è una spada in bronzo di tipo Pertosa con tre chiodini per l’innesto all’impugnatura che è stata scoperta durante gli scavi archeologici nel 2006, sotto il pavimento di una capanna. Alle pareti delle sale si possono leggere tutte le informazioni didattiche sulla storia del villaggio di Portella, sul sito di Barone ed in generale sull’archeologia dell’isola di Salina.

Salina, domenica l’inaugurazione del museo civico a Lingua. Ci sarà anche l’assessore Leanzaultima modifica: 2009-09-18T20:48:16+02:00da leonedilipari
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