Salina, la storia dentro un libro

Salina è solo una delle isole, numerose e plurime, del Mediterraneo. È mai possibile che la “grande storia” passi pure per questa piccola isola? È possibile considerarla un continente in miniatura? E, a sua volta, un libro su Salina può essere considerato valido contributo di microstoria, storia di un piccolo mondo che rispecchia il mondo grande mediterraneo, e non solo?

Di tutto questo si è discusso alla presentazione del libro di Giuseppe Leonardi e Gerardo Rizzo, “Da Didyme a Salina. Storia dell’isola di Salina dalla preistoria alla prima metà del Novecento”. L’evento culturale ha avuto luogo nell’Aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione a Messina. Il libro è stato proposto, nelle sue diverse possibili letture, da Giacomo Gugliandolo, Elina Gugliuzzo e Giuseppe Restifo. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione culturale “Cantiere sociale” e ha visto la partecipazione dei due autori, dell’infaticabile editore Intilla e “l’incursione” del preside della Facoltà, prof. Antonino Pennisi.

Oggetto di discussione è stata anche la storia dei tre Comuni presenti sull’isola: Leni, Malfa e Santa Marina. Uniti in una sola unità amministrativa dal 1867, nel 1911 si separano per dar vita a tre comunità diverse, e per giunta non sempre in pace fra loro (vedi per ora soprattutto tra i sindaci di Leni e Santa marina Salina Riccardo Gullo e Massimo Lo Schiavo….).

Anzi, spesso si può vedere una storia conflittuale, non occasionale: essa si svolge sulla lunga durata di cento e un anno. Come sia potuto avvenire i due autori del libro lo spiegano soprattutto nella parte più corposa del loro saggio, quella novecentesca.

Salina, la storia dentro un libroultima modifica: 2012-04-09T10:38:00+02:00da leonedilipari
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