SICILIA, PER IL TAGLIO DELL’ICI REGIONE PENALIZZATA…

71003e9e80ddc81e46ecb8ed2492431c.jpgVa bene il taglio dell’Ici, ma che a pagarlo debba essere soprattutto la Sicilia, non piace agli enti locali della regione. E monta la protesta. I siciliani per il momento affidano le loro “preoccupazioni” a interrogazioni parlamentari e richieste “di chiarimento”.

Secondo le previsioni serviranno complessivamente 2,6 miliardi di euro per rimborsare i comuni dei mancati introiti dovuti all’abolizione dell’Ici. Una cifra che comprende anche lo sgravio già introdotto da Romano Prodi. Per la copertura il governo Berlusconi ha dato una “sforbiciata” a una settantina di norme e micronorme dell’ultima Finanziaria e del decreto mille-proroghe. Ma le somme più consistenti arriveranno dai fondi che erano destinati alle infrastrutture e alla difesa del suolo (ex risorse Ponte Stretto) in Sicilia.

Il senatore del Pd Costantino Garraffa, vicepresidente della Commissione Industria, ha già presentato un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dell’Economia nella quale chiede lumi sui fondi Fintecna (ex Ponte) destinati a coprire i mancati introiti provenienti dall’Ici.

Nell’interrogazione, Garraffa chiede se “siano state utilizzate anche le somme destinate dal governo Prodi alla realizzazione delle metropolitane di Palermo, Catania e Messina”. E se nel paniere dei tagli vi siano anche quelle del secondo lotto della Agrigento- Caltanissetta, del nuovo attracco per il porto di Messina e per il passante ferroviario di Palermo. nel capologuo siciliano anche un sit-in di protesta organizzato dal Pd.

Il centrodestra tace imbarazzato o tende a minimizzare. Nei giorni scorsi Raffele Lombardo è corso a Roma per incontrare Silvio Berlusconi: “Ho chiesto conferma se i fondi saranno reintegrati e il presidente ha garantito che le opere programmate in Sicilia e in Calabria, da realizzare con i fondi Fintecna, si realizzeranno”. Quando? “Appena ci saranno le condizioni, che non dipendono dal governo ma dagli enti che le devono realizzare”. Una spiegazione che non ha convinto evidentemente neppure lo stesso movimento del governatore siciliano.

Il Movimento per l’Autonomia ha infatti attaccato frontalmente l’esecutivo Berlusconi, annunciando una pioggia di emendamenti. Per voce dei capigruppo al Senato e alla Camera, Giovanni Pistorio e Carmelo Lo Monte ha ribadito: “E’ grave per i cittadini di Sicilia e Calabria che il dl che elimina l’Ici per la prima casa sottragga risorse già destinate a infrastrutture fondamentali”. Aggiungendo: “Sarebbe un arretramento che viola gravemente il programma di governo sottoscritto con gli elettori e con il Mpa un patto che tra le priorità mette proprio il rilancio del Sud per colmare un divario con il resto del Paese”.

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SICILIA, PER IL TAGLIO DELL’ICI REGIONE PENALIZZATA…ultima modifica: 2008-05-31T18:10:00+02:00da leonedilipari
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