La società Siremar potrebbe finire alla Regione.

In attesa del rinnovo dei vertici della Tirrenia, l’amministratore delegato Franco Pecorini ha annunciato di voler trasferire alle Regioni le società del gruppo che svolgono i servizi di traghetti e aliscafi locali. E quindi anche la Siremar che garantisce i collegamenti con le isole Eolie.

“Ovviamente – ha detto Pecorini – occorrerebbe una legge”. Paventando 1600 esuberi, su circa 3 mila dipendenti, i sindacati sarebbero favorevoli all’idea dell’amministratore della Tirrenia. Ma non è neppure da escludere la privatizzione della Tirrenia, cosi’ come si parla da tempo.

In ogni caso, la situazione è pesante. I debiti con il sistema bancario restano pari al 123% del fatturato, comprendente i contributi pubblici. E alla fine di quest’anno, per le decisioni comunitarie, non sarà piu’ possibile l’attuale regime dei contributi. Fatto sta che se dovessero sparire i contributi pubblici, il bilancio risulterebbe in passivo per circa 207 milioni di euro. Cifra che rapportata al numero medio dei lavoratori retribuiti durante l’anno, pari a 2836 unità (di cui ben 414 amministrativi) sancisce che la Tirrenia perde 73 mila euro per ogni dipendente. Il triplo o quasi dell’Alitalia.