Stromboli, diario di un viaggio

di Alberto De Giuli

Stromboli, la montagna. Non pensavo che dovessi andarmene dalle Dolomiti per far scendere un bel pò di neve sulle nostre montagne…tanti che mi scrivono “Albi dove te ne sei andato?” c’è polvere qua, c’è polvere là…eh, ragazzi, a Stromboli sono.
Un’ isola delle Eolie, una montagna inusuale, di sicuro la neve non la trovi (qualche rarissima occasione). Sono 900 metri di dislivello, sali in cima e quel che ti devi aspettare è un panorama diverso dal solito: niente valli e montagne intorno, c’è il mar Tirreno che fa da sfondo,  poi le altre isole, la costa calabra e quella siciliana, con l’Etna imbiancato verso sud che sbuca dalle nuvole.
E poi..ti guardi poco in basso e capisci da dove esce quel pennacchio che vedi sempre da giù in paese. Ti trovi proprio sopra i crateri di un vulcano.

In queste due settimane ho avuto l’occasione di salire diverse volte in cima, dove l’attività vulcanica è ogni volta diversa, unica. Si aprono nuove bocche, più eruzioni su quella di Ginosta piuttosto che sul cratere di Nord-Est, poi il contrario…il vulcano fa un pò ciò vuole e ti regala sempre qualcosa di nuovo (sperando non sia qualcosa di grosso anche…).
E’ stata anche una bella esperienza questa vita da isolano, i ritmi scorrono lenti, non sei mai di corsa, le macchine non ci sono perché le strade sono molto strette, ci passi solo con gli scooter (la maggior parte elettrici), con le macchinine elettriche o con l’Ape (la lapa, come la chiamano loro, ti porta a spasso anche in piedi sul cassone), ma per la maggiore ti muovi a piedi.
Un giorno sono sceso giù al porto, all’attracco degli aliscafi, e allora ti ricordi che sei arrivato dal mare, qui non ci sono strade che ti portano in terraferma. C’è mare grosso? Te ne stai nell’isola, finché non si calmano le acque e la vita (anche per i viaggiatori) da terrestri potrà riprendere.
E allora entri in “sindrome da partenza” (ci sarà la nave mercoledì?riuscirò a prendere l’aereo?), e vedremo se mi sarà concesso lasciare questo bellissimo angolo di Sicilia per ritornarmene al Nord, e agli sci ancora per qualche settimana.

Voglio ringraziare Lorenzo, Mario, Zazà e Beatrice di Magmatrek per queste 2 bellissime settimane diverse dal (mio) solito, per le risate insieme, le passeggiate sul vulcano, gli infiniti gelati prima delle escursioni e le pizze dopo.

 

Qualche informazione in più…

L’ufficio delle guide vulcanologiche Magmatrek.

Stromboli è un’isola dominata da un vulcano in costante attività da oltre 5000 anni, le esplosioni sono chiaramente visibili sia dal mare (versante ovest) che da valle, ma solo quando si è cima alla montagna ci siamo così vicini che lo spettacolo è davvero indimenticabile.
Fino a 10 anni fa la salita alla cima era aperta a tutti, ma a seguito di una forte attività del vulcano nel 2002 l’accesso è stato regolamentato ed è cambiata in parte la rete sentieristica. Oltre i 400 metri di quota oggi è obbligatorio essere accompagnati dalle guide alpine o  vulcanologiche autorizzate, in gruppi di massimo 20 persone. L’escursione si comincia sempre nel pomeriggio, tra le 4 e le 5, per arrivare in cima con le luci del tramonto e osservare l’attività del vulcano al buio.
Se state programmando un viaggio “attivo” in Sicilia, non perdete l’occasione di salire la montagna, e prenotate la vostra escursione guidata con anticipo (anche largo anticipo se viaggiate in alta stagione) contattando i ragazzi di Magmatrek.

Stromboli, diario di un viaggioultima modifica: 2012-04-16T11:11:12+02:00da leonedilipari
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