Stromboli, scienziati internazionali studiano il rischio “Tsunami” nel mediterraneo. Il sindaco Giorgianni “attività di prevenzione”

ondaanomala.jpgStromboli – In queste ore il Paese è piegato dalla tragedia del terremoto in Emilia-Romagna, ma bisogna prepararsi anche a un probabile tsunami nel Mediterraneo. Sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le regioni a rischio maremoto. A Stromboli sono stati invitati a partecipare a un summit, su una delle isole del Mediterraneo più esposte al rischio, rappresentanti dei tre Centri di competenza del Dipartimento della Protezione civile (Ingv, Ispra e Università di Bologna) e cinque delle regioni italiane più esposte, con il sindaco di Lipari Marco Giorgianni.
Ha preso il via  il workshop sul rischio maremoto.

L’iniziativa è organizzata dal Programma euro-mediterraneo Pprd South, in collaborazione con l’Ioc dell’Unesco. “Obiettivo dell’iniziativa – come comunicano dalla Protezione civile -, coinvolgere attivamente i rappresentanti dei Paesi esposti al rischio maremoto nel Mediterraneo nelle attività intraprese dal gruppo di lavoro Neamtws per la costituzione di un sistema di allertamento da rischio maremoto per il Nord Est Atlantico, Mediterraneo e Mari collegati”.

Sul tema dell’allertamento per il rischio tsunami, il Dipartimento della Protezione civile ha avviato in questi ultimi anni un percorso di studio, collaborazione e scambio di esperienze sia con la comunità
scientifica italiana, sia a livello europeo e internazionale, con la Commissione Europea e l’Unesco. Un percorso importante perché, anche se meno frequenti rispetto a quelli che si verificano nell’Oceano Pacifico o Indiano, gli tsunami nel Mediterraneo hanno causato nel corso dei secoli ingenti danni e perdite di vite umane. In particolare, nell’ambito del progetto Neamtws, nel 2009 il Dipartimento si è proposto come Centro regionale di allertamento (Twp, Tsunami Watch Providers), insieme a Portogallo, Francia, Grecia e Turchia, per diventare un punto di collegamento nella catena del sistema di allertamento in grado di assicurare la disseminazione dei messaggi di allerta non solo verso la sua catena di allertamento nazionale, ma anche verso altri Paesi del Mediterraneo. La proposta, che è in via di attuazione, fa riferimento, come modello organizzativo, a quanto è attualmente operativo a scala nazionale per il monitoraggio di fenomeni di maremoto, ossia al sistema nazionale di allertamento costituito dalla rete dei centri funzionali.

In occasione del workshop sarà rilanciato il dossier Rischio maremoto, che inquadra il fenomeno tsunami nel Mediterraneo e in Italia, ripercorre gli eventi che storicamente hanno interessato il
Paese, e presenta il sistema di monitoraggio e allertamento attivo sul territorio nazionale, anticipandone i futuri sviluppi anche in relazione alla rete di allertamento Neamtws.

Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, a proposito della notizia apparsa circa una sua partecipazione ad un “summit” sul paventato allarme tsunami che potrebbe interessare il nostro comprensorio chiarisce che la presenza, all’incontro di oggi 30.05.12, era semplicemente un saluto di benvenuto ai partecipanti ad un congresso organizzato sulla materia, quale ordinaria attività di prevenzione e studio, come anche riportato nel proseguo degli articoli in questione. 

Stromboli, scienziati internazionali studiano il rischio “Tsunami” nel mediterraneo. Il sindaco Giorgianni “attività di prevenzione”ultima modifica: 2012-05-30T20:48:00+02:00da leonedilipari
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