Gentile direttore,

usufruisco ancora una volta del suo notiziario quale mezzo di comunicazione piü efficiente per la divulgazione il mio,seppur insignificante,pensiero circa un piccolo quesito che mi sono posto con alcuni amici.Qualche giorno fa ho soggiornato a stromboli per partecipare ad una scalata sul cratere. A dire il vero mi ero giä posto questa domanda,ma il week-end passato sulla rinomata isola,lo ha fatto tornare attuale tra i miei pensieri. Ho notato,con mio grande stupore,che l’isola di Stromboli,vantava un considerevole numero di turisti che popolavano l’isola.

Il fatto che mi ha colpito,è che era il 30 ottobre,e ancora i vacanzieri c’erano. Tutti quei turisti che vedevo non erano altri che i personaggi che poi avrebbero partecipato alle diverse scalate al cratere e di fatto questa gente,per lo piü famiglie e persone comprese tra i 20 ed i 50 anni,di sera si vedevano nelle pizzerie e nei locali in genere. Mi chiedo dunque,e rivolgo la domanda anche alle personalitä politiche locali:<<Perché non si bonificano e valorizzano tutti i sentieri che abbiamo sull’isola,ad esempio a caolino,san calogero,porticello, ecc. cosi da renderli agibili e percorribili da gruppi organizzati accompagnati da apposite guide certificate,che spieghino la storia geologica e culturare dei vari siti che

si andranno a visitare,facendo sponsorizzare questa offerta turistica, nei vari pacchetti illustrativi che propongono alberghi,agenzie turistiche e agenzie di escursioni,cosi da assicurarci un turismo tranquillo,proficuo e redditizio di almeno 7 mesi l’anno,utilizzato per risollevare non solo parte dell’economia isolana,ma creare posti di lavoro ed offrire un’immagine polivalente dell’isola di Lipari,nella quale è possibile, oltre a godere del fascino del mare, poter anche fare delle passeggiate in collina all’aria fresca ammirando i paesaggi e le bellezze floreali eoliane>>?? Se la mia domanda è sensata ed oltremodo appropriatamente accettata,desidererei ricevere una risposta da chi di dovere,affinchè possa essere delucidato riguardo i motivi per i quali si potrebbe o non si potrebbe fare. cordiali saluti.

Antonio Formica