SUOLO PUBBLICO&TENDE. INTERROGAZIONE DI LO CASCIO E BIVIANO

plocascio.JPGgbiviano4.JPGdi Pietro Lo Cascio e Giacomo Biviano*  

Si parla da anni di destagionalizzazione e, a fronte della recente e difficile bnatale22.jpgsituazione economica generale che Lei ha tenuto ad evidenziare nella riunione del 18 c.m., della necessità di migliorare e implementare i servizi offerti sia ai turisti, sia alla locale comunità, sotto il profilo della competitività, della qualità, dell’attrattività; tale aspetto investe anche il problema del decoro urbano, la cui tutela è di fatto – oggi – principalmente affidata all’applicazione del P.T.P. e al parere della Soprintendenza BB.CC.AA., ma anche alle norme stabilite dal R.E.C. e da quello del suolo pubblico e delle strutture connesse, che costituiscono un presupposto fondamentale, p.e., per l’esercizio nei mesi invernali e nelle giornate di pioggia. La situazione attuale rende – di fatto – estremamente difficoltosa o irrealizzabile qualsiasi iniziativa in tal senso, costringendo spesso gli esercenti a violare norme e regole e ad esporsi al rischio di pesanti sanzioni nel tentativo di garantire la continuità del servizio offerto. A nostro avviso, i citati regolamenti e i principi di applicazione cui si ispirano Soprintendenza BB.CC.AA. e i competenti Uffici comunali sono assolutamente inadeguati alle attuali esigenze della comunità, e pongono odiosi vincoli – talvolta determinando situazioni paradossali e illogiche, quando non palesemente inique – che non contribuiscono certamente alla realizzazione di quell’auspicato sviluppo socio-economico e qualitativo da Lei richiamati nella citata riunione. Da qui, l’urgenza di dare avvio a un percorso condiviso e concertato per una revisione sostanziale di norme e regole vigenti, che tenga realmente conto delle esigenze delle attività commerciali di vario genere e della necessità di potere dotare le stesse di strutture anche minime ma funzionali all’esercizio durante i mesi invernali, sembra un passo al quale la Sua Amministrazione non può e non deve sottrarsi, anche alla luce delle gravi contraddizioni implicite in alcuni provvedimenti. Alla luce di quanto sopra, i sottoscritti consiglieri comunali La interrogano per conoscere se e quando la S.V. ritiene necessaria l’attivazione di un tavolo tecnico dove riunire gli attori principali coinvolti nella gestione e nelle competenze connesse alla materia in parola, le forze politiche, i rappresentanti delle categorie, allo scopo di individuare quali dovranno essere le strutture ammissibili e compatibili con i criteri di tutela dei nostri centri storici e, in generale, degli abitati del Comune di Lipari; in sostanza, un tavolo che faccia ordine e chiarezza su cosa si può e cosa non si può realizzare (o, a volte, sostituire) per garantire con reale coerenza gli obiettivi prioritari della destagionalizzazione e della tutela del lavoro e dell’impresa; se non ritiene, per le analoghe ragioni, di sollecitare un dibattito pubblico e trasparente nella massima sede istituzionale, il Consiglio Comunale, dove affrontare e deliberare in materia, allo scopo di fornire risposte adeguate alle esigenze legittime della comunità. Certi che, al di là della formale interrogazione inoltrata in funzione del ruolo ispettivo e di controllo che esercitiamo nella veste di consiglieri comunali, Lei saprà cogliere l’invito costruttivo a individuare azioni e misure condivise per eliminare gli assurdi paradossi che condizionano la vita sociale ed economica del paese e per il mantenimento di un carattere di imparzialità nelle attività svolte dalla Sua Amministrazione.

*Consiglieri comunali di Eolie nel Cuore

SUOLO PUBBLICO&TENDE. INTERROGAZIONE DI LO CASCIO E BIVIANOultima modifica: 2008-12-23T16:07:38+01:00da leonedilipari
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