LIPARI – Ha raggiunto i 103 anni l’Istituto Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, fondato proprio a Lipari (nel 1905), da Madre Florenzia Profilio, nata nel 1873 a Pirrera , una piccola contrada dell’isola eoliana, la più grande fra le sette perle dell’arcipelago siciliano.
Nel novembre del 2005, in occasione del centenario , si è svolta nella Cattedrale liparese una Messa solenne la cui concelebrazione è stata presieduta da Sua Ecc. Mons. Giovanni Marra (Arcivescovo pro-tempore di Messina,Lipari e Santa Lucia del Mela), alla presenza delle autorità civili e militari e di numerosi fedeli giunti anche dalle altre isole di Salina,Vulcano,Stromboli,Filicudi,Alicudi e Panarea. Dalla Città del Vaticano è pervenuto il messaggio augurale del Sommo Pontefice, che si è associato spiritualmente al comune rendimento di grazie ed ha rivolto parole di apprezzamento alle suore per la generosa opera svolta al servizio del Vangelo e dei fratelli ed ha auspicato che tale ricorrenza susciti un rinnovato fervore apostolico e propositi di costante fedeltà a Cristo e alla Chiesa sull’esempio della venerata fondatrice Madre Florenzia Profilio.
In Vaticano sono stati presentati , alcuni anni fa, gli atti della “Positio” riguardante il processo di beatificazione sulla vita e sulle opere della suora liparese che, emigrata con la sua famiglia in America (dove ha preso i voti religiosi), è ritornata nelle Eolie nove anni dopo e quì ha fondato l’Istituto religioso, la cui opera si è diffusa in varie parti del mondo ed oggi le Suore Francescane di Lipari continuano a svolgere la loro attività evangelica per il bene comune.
L’operosità dell’Istituto si è esteso rapidamente dalle Isole Eolie alla Sicilia, a varie Regioni dell’Italia continentale e, seguendo le orme di quell’emigrazione di cui era stata partecipe la stessa fondatrice, al Brasile, al Perù (dove sono sorte le prime case di missione), a varie altre parti del mondo. Come tutti gli Istituti e Ordini religiosi venne stabilita a Roma la Casa Generalizia (ubicata a Monte Mario), dove Madre Florenzia si spense serenamente la sera del 21 febbraio 1956, all’età di 83 anni. Sempre dall’anno 2005 sono state organizzate dalle suore (dirette da Suor Floriana ,attuale Madre Generale) una serie di manifestazioni ed iniziative (tutt’ora in corso), in varie località (riti liturgici ed eucaristici,concorso internazionale,giornate di spiritualità e di adorazione,mostre fotografiche,incontri con i giovani,animazioni e momenti di socializzazioni , spettacoli teatrali e concerti musicali , convegni e tavole rotonde).
Un programma articolato che è stato presentato, a suo tempo, dopo la Messa solenne, nella Cattedrale di Lipari dedicata a San Bartolomeo Apostolo. Durante l’omelia l’Arcivescovo pro –tempore Mons.Giovanni Marra ha tracciato un excursus storico sulla storia dell’Istituto e ha posto in evidenza l’attività svolta dalle Suore Francescane sull’esempio e sulla scia del carisma trasmesso e lasciato in eredità da Madre Florenzia Profilio ,che da vera discepola di San Francesco, ha dedicato la sua esistenza terrena alla diffusione del messaggio evangelico,alla collaborazione con la Chiesa,all’accoglienza dei bambini orfani ed abbandonati,all’insegnamento scolastico,alla cura degli ammalati,alla formazione giovanile ed all’assistenza agli anziani. Alla fine del rito eucaristico è stata scoperta, all’interno della Cattedrale, una epigrafe posta dalle Suore Francescane per lasciare una perenne memoria dell’evento centenario e scritta dallo storico eoliano prof. Giuseppe Iacolino, che ha sintetizzato l’opera della Madre Florenzia Profilio, la quale non ha mai dimenticato la sua terra natìa e ha voluto che , in qualunque parte del mondo sono presenti le Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, ricordi a tutti ed a ciascuno le radici lontane e profonde sulle quali la Serva di Dio ha fondato la sua esistenza. Si rimane ora in attesa della decisione vaticana per proclamare “beata” e poi “santa” Madre Florenzia, che sarebbe la prima eoliana ad essere elevata agli onori degli altari.
Antonio Brundu