Due forti scosse di terremoto nel messinese. Avvertite anche alle Eolie. Un ricercatore inglese aveva previsto l’evento

La mappa della prima scossa dal sito dell'Ingv

Due scosse di terremoto di magnitudo 4.1 e 4.2 sono state registrate – nella notte tra giovedì e venerdì – rispettivamente all’1:04 e all’1:06 sulla costa nord della Sicilia, in provincia di Messina. Le scosse sono state avvertite dalla popolazione e molte sono state le chiamate ma, secondo la Sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Messina, nessun danno particolare viene al momento segnalato. Anche la Protezione civile non segnala alcun danno. Il terremoto è stato comunque avvertito nettamente anche a Palermo e Catania.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro entrambi a 10,4 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Raccuja, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra. Dopo le due scosse più forti è seguito un lungo «sciame sismico» di 17 scosse di magnitudo tra 2 e 2.6.

Moltissime le chiamate arrivate alla Sala operativa di Messina da parte di cittadini preoccupati dall’intensità delle scosse. L’unico intervento dei vigili del fuoco è stato finora eseguito a Sant’Agata di Militello, dove una persona disabile è stata aiutata a scendere al piano più basso della sua abitazione.

Entrambe le scosse sono state chiaramente avvertite anche sulle isole Eolie. Soprattutto a Lipari centro, Pianoconte, Salina, ove a parte tutti coloro – isolani e turisti – che festeggiavano il ferragosto nelle piazze, nelle strade, nei pub o sulle spiagge, c’è anche chi per sicurezza si è allontanato dalle case.  Ai vigili del fuoco di Lipari comunque non è stato richiesto alcun intervento. “abbiamo ricevuto solo una telefonata da una signora di Messina – dicono – che ci chiedeva notizie del terremoto alle Eolie perchè qui vive una sua cugina. Ma null’altro…”.

– Successivamente alle prime due scosse di terremoto verificatesi all’1.04 e all’1.06 in provincia di Messina (clicca qui per leggere tutti i dettagli), si sono verificate ulteriori 5 scosse di assestamento, nessuna delle quali è stata avvertita dalla popolazione. 

La prima all’1.13, di magnitudo 2.0, la seconda e la terza entrambe all’1.18, rispettivamente di magnitudo 2.1 e 2.0, la quarta all’1.19, ancora di magnitudo 2.0. Le ultime tre fin’ora registrate si sono verificate all’1.20 (magnitudo 2.2), all’1.21 (magnitudo 2), all’1.23 (magnitudo 2.1). Anche queste scosse non sono state avvertite dalla popolazione. L’epicentro è stato localizzato nella medesima zona delle precedenti, tra i comuni di Brolo, Gioiosa Marea e Patti, tra i 10 e i 18 chilometri di profondità.

– L’ultimo terremoto registrato nel messinese è avvenuto alle ore 6:25 del mattino del 16 Agosto 2013, raggiunta magnitudo 2.6 della scala Richter, ipocentro profondo 19.1 chilometri. Al momento le repliche sono state tutte di magnitudo inferiore a 3.

– Sempre l’Ingv precisa che nelle ore successive nell’area si sono verificati numerosi altri eventi sismici: alle 5.30 ne erano stati registrati circa 80, tutti di bassa magnitudo, al massimo 2.6.

PREVISIONE. Un ricercatore inglese, Luke Thomas, aveva previsto una forte scossa tra Catania e Messina proprio dopo ferragosto. Tutti i media siciliani tre giorni fa avevano riportato la notizia dandole scarsissimo credito. Questo uno dei link.

IL PRECEDENTE 16 AGOSTO 2010. CORRIERE.IT

Una scossa di terremoto di 4,5 gradi della scala Richter – la più forte in Italia nel 2010 – è stata registrata alle 14,54 alle isole Eolie. A Lipari sono caduti alcuni massi sulle spiagge. Martedì il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sarà a Lipari per presiedere una riunione dell’unità di crisi, istituita dal sindaco Mariano Bruno.

Audio 1 – La testimonianza di un ristoratore di Vulcano
Audio 2 – La testimonianza di Leone Bartolino, direttore del Notiziario delle Eolie online
Audio 3: I vigili del fuoco: massi caduti dai costoni, in pericolo i bagnanti

Il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione e dai numerosi turisti che affollano in agosto le isole e anche nella costa settentrionale siciliana. A Lipari ci sono state frane e smottamenti nella zona di Valle Muria, tra la spiaggia di Gelso e quella dell’Asino. Il sindaco Mario Bruno ha istituito un’unità di crisi e ha vietato l’accesso alle spiagge dove si è verificata la caduta di massi. Segnalati crolli anche a Quattrocchi e a Vulcano. La Guardia costiera ha evacuato una quarantina di persone sulle spiagge a Lipari. «C’è stato un po’ di panico, ma nessun incidente ci è stato segnalato», ha detto Riccardo Gullo, sindaco di Leni, nella vicina isola di Salina.

Terremoto nelle Eolie Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie     Terremoto nelle Eolie

L’epicentro della scossa è stato registrato in mare a 19 chilometri di profondità e a sei chilometri da Lipari. Una squadra di esperti della Protezione civile è partita da Roma per le Eolie e martedì alle 9 il il direttore del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, sarà a Lipari per presiedere la riunione dell’unità di crisi. «Non è stato un terremoto particolarmente forte», ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, secondo il quale le frane che ha provocato si devono «soprattutto alla scarsa manutenzione del territorio». La scossa sarebbe di origine tettonica e non vulcanica. È questa la prima impressione dei ricercatori dell istituto impegnati nella sorveglianza dei vulcani eoliani. «Per la sismicità della zona dove si rilevano decine di terremoti l’anno, in gran parte strumentali, cioè registrati solo dai sismografi e non avvertiti dalla popolazione – ha detto Giorgio Capasso responsabile dell unità sorveglianza dei vulcani- si tratta di un terremoto ad energia medio alta, ma avvertito in modo drammatico dalla popolazione per via della scarsa profondità a cui si è generato, a soli 19 chilometri. Basti pensare che a Palermo nel 2002 il sisma è stato di magnitudo 5.6 ma ad una profondità maggiore».

 

Il presidente del Senato, Renato Schifani, che era in vacanza in barca nella zona, è stato trasferito su una motovedetta della Guardia di finanza a Lipari, dove in municipio ha partecipato alla riunione dell’unità di crisi. «Ho visto in diretta due crolli, ero in barca con amici a dieci metri dal costone. È stato pericolossissimo, il crollo dei massi dalla montagna ha sfiorato l’imbarcazione», ha detto la seconda carica dello Stato a Rai News.

Due forti scosse di terremoto nel messinese. Avvertite anche alle Eolie. Un ricercatore inglese aveva previsto l’eventoultima modifica: 2013-08-16T09:52:29+02:00da leonedilipari
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