Tavoli&Sedie

ppagina.gifC’è chi per l’Unesco ha perso il posto di lavoro, c’è chi per passeggiare nell’isola pedonale vuol far perdere altri posti di lavoro, c’è chi non ha voglia di lavorare e c’è chi ha voglia di lavorare. C’è chi come l’avvocato Tommaso Orioles con una bella cassa di totani freschi racchiude semplicemente la situazione eoliana senza allungarsi in parole filosofiche e senza fini politici, c’è chi come il geometra Aldo Natoli si attiene ai fatti e al codice della democrazia e poi ci sono quelli che si girano dall’altro lato. L’epoca dei comizi ormai ha inflazionato e naturalmente anche il concittadino Samuele Amendola ha ragioni da vendere insieme al dr. Mario Profilio. Il futuro è giocare a scopa, come una volta, sui tavoli dell’isola pedonale o lavorare con i tavoli nell’isola pedonale. Chi non ha mai lavorato sceglierà la soluzione della scopa, chi ha voglia di attaccarsi all’ultima possibilità di lavoro lotterà per difendere il pane quotidiano non negando a nessuno di sedersi ad tavolo con 4 sedie. E’ una necessità di vita nel nuovo modo di far turismo, e per difendere anche le isole pedonali che rischierebbero di diventare oasi per fantasmi. Questo è modo di fare turismo. Gli anni passano e spesso si dimentica che anche i giovani hanno necessità di vita almeno per 20 giorni l’anno come in tutti i posti turistici del mondo. Naturalmente nel rispetto delle regole e nel rispetto di chi lavora legalmente con la libertà di scegliere anche quando si vota. Senza l’inchino per grazia ricevuta. Il lavoro produce libertà sopratutto quando si crea lontano dai facili finanziamenti pubblici o legami politici. La fresca presentazione del libro del procuratore antimafia Grasso non ha insegnato niente? Prego accomodateVi, avanti c’è posto, anzi c’è pasto. In un senso o nell’altro.

Tavoli&Sedieultima modifica: 2009-08-27T08:59:00+02:00da leonedilipari
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