Lipari, il cordoglio

ccontipiccola.jpgNella vita di ognuno di noi esiste l’impoderabile che quando meno te lo aspetti arriva, influenza e determina. In questi giorni nella nostra Isola si sono verificati due eventi imprevisti ed imprevedibili, che hanno determinato la fine della vita di due persone giovani. Lasciando tutti noi frastornati e costernati.

Bartolo che con un’infanzia ed una gioventù sofferta, era riuscito a crearsi una bella famiglia ed una vita serena. Bravissimo ragazzo “il fato” ha giocato a lui e alla sua splendida famiglia un colpo mancino.

Ieri al carissimo Pino è successo altrettanto.

A me che sono anziana è riuscito difficile prendere consapevolezza e coscienza di quanto è accaduto.

Ma com’è possibile carissima signora Anna, carissimi Rino, Annalisa e Jessica, carissima Barbara, carissima Agostina, carissimo Maurizio e carissimo Pino, che sia accaduto in un lampo una cosa così terribile!

Nessuna parola può essere di conforto ed indicare la partecipazione ad un così tremendo dolore. Pino era una persona buona, estrosa e splendida come i membri anziani e più giovani della vostra famiglia, oltre che essere un professionista serio, attento e anche un pizzico allegro, nell’espletare le sue mansioni in ospedale, ha dimostrato il suo estro artistico nella fotografia, che è stata sempre la passione della sua vita, ed adesso in quei piccoli oggetti artistici che permettevano appunto di realizzare la sua estrosità.

Tutti noi della famiglia Conti partecipiamo al vostro grande dolore insieme a tutto il personale dell’hotel Giardino sul Mare e dell’Hotel Conti.

Un pensiero particolare alla carissima Barbara che in questi oltre quindici anni è diventata una della nostra famiglia ed al carissimo Pino con oltre quarantenni di convivenza affettuosissima.

Caterina Conti e famiglia tutta

– di Michele Quadara

Ricordando Pino “color”. Ciao Pino,  è con incredulità che ieri sera ho appreso la notizia della tua dipartita. Sono rimasto senza fiato. Quando sono andato via dall’ospedale e ho salutato Agostina, Maurizio e le tue figlie, mi sentivo più sollevato, l’intervento era andato bene. Poi un fulmine a ciel sereno. Sentendomi al telefono con qualche collega traspariva dalle nostre voci il dolore per la perdita di “Pino color”, così ti abbiamo sempre chiamato affettuosamente. Dolore certamente non paragonabile alla sofferenza dei tuoi familiari. Subito scorrono nella mia mente i ricordi: la tua risata contagiosa, il suono allegro del tuo cellulare con la melodia di una tarantella, lo scambio delle nostre opinioni, insieme a Nino Allegrino, sulla qualità delle macchine fotografiche. Quando c’era da immortale un momento particolare della nostra vita nel “capannone” a chi ci rivolgevamo? A Pino color, sempre pronto con la sua macchina fotografica. Anche ieri mattina hai avuto il tuo ennesimo gesto di affetto verso di noi: ci hai portato “i survi” (le sorbe). Questa mattina arrivando in ufficio ho trovato dietro la porta il tuo amichetto, il cucciolo bianco che come tutti i giorni ti aspettava per fare il giro in moto insieme a te. Come spiegargli che Pino non verrà più, che non ci aprirà più gli uffici la mattina? Forse non c’è bisogno di farlo, lo capirà da solo. Prego il Signore perché nella Sua infinita misericordia ti accolga nella Patria Celeste. Da lassù ne potrai fare di foto ma soprattutto potrai intercedere per la tua famiglia e i tuoi cari. Quante foto mi hai fatto vedere: paesaggi, fiori, i gabbiani all’alba; ieri l’ultima: un tramonto, quello della tua vita terrena. Mi mancherai. Anzi ci mancherai. Ciao “Pino Color”.

Lipari, il cordoglioultima modifica: 2013-10-02T08:59:23+02:00da leonedilipari
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