Eolie&Turisti (e non solo) spennati… Le reazioni

giornale.it.jpgdi Maurizio Pagliaro

Scusate, ma non bisogna credere a tutto quello che si legge. I commercianti disonesti ci sono in ogni parte del mondo,anche in Grecia. La lettera, dell’amico della signora svizzera, è molto generica. Poteva benissimo
indicare il ristorante e le quantita’ di pesce ordinato,  (se pago 100 euro un panino senza tartufo di Alba è caro, ma se pago 100 euro per aragosta ed una buona bottiglia di vino è normale “anche in Grecia”). Come si richiede trasparenza a noi commercianti,prezzi esposti e quindi conoscenza anticipata del conto finale, lo stesso ci voleva trasparenza, nella lamentela del signore che scorrettamente parla per interposta persona. Saluti dalla bella Vulcano.

P.S. Spero che non sia stato architettato da esponenti del turismo greco.

aziinoavvocato.jpg– di Alfio Ziino

Grazioso bar al porto, a Panarea. Due coca cola al tavolo, su terrazzo in spiaggia. Costo, sei euro. Signora,  guardi che le coca eran due. Son sei euro, grazie. Rinomato bar sempre a Panarea. Coktail, servito in piedi e in bicchiere di plastica. Costo, quindici euro.  Ma, almeno, me lo offra in vetro. Se non le sta bene, se ne vada. Coktail versato in terra, esibizione  di proprio documento, se crede mi faccia causa, non la pago. Di idioti, ladri e villani, alle Eolie ve ne sono a bizzeffe. Non tutti però. Questi premiateli, frequentate i loro esercizi. Gli altri? sputtanateli, e platealmente. Versate in terra quanto vi vien malamente servito…..e procedete oltre.
 
vlacava.jpg-di Vincenzo La Cava
A seguito del susseguirsi dei disservizi verificatisi a Lipari a causa della incapacità di alcuni pseudo ristoratori, camerieri, della loro inefficienza (probabilmente presunta?) l’associazione consumatori eoliani invita tutti i turisti e/o consumatori a segnalare ogni maltolto subito per avviare le opportune azioni giudiziarie(associazioneconsumatorieoliani. (wordpress.com)

 

-Caro drettore,

gcasalipiccola1.jpgho letto questa mattina, sul ” Notiziario delle Isole Eolie on line” quanto scritto dal “signore spennato” in un ristorante di Lipari! Dalle piccole ricerche da me fatte, non mi risulta che nei ristoranti liparoti, ci sono prezzi simili. Lei signor FOA’, dice che in Grecia i prezzi si aggirano vicino ai 30 – 40 €! A Lipari ho constatato che c’é solo una differenza di 5 – 10 €! Qui il conto non torna! So che l’Europa é in crisi, ma non offendere le altre zone turistiche con delle bugie! Lei se vuole dimostrare il vero, manda un fax con la ricevuta del ristorante dove l’hanno “Spennato”! E io le rimborseró quanto lei o la sua amica “Svizzera” ha pagato! Certo se Lei o la sua amica ha ordinato dello Champagne “Dom Perignon annata 1939″…ha pagato poco! In Grecia avrebbe pagato molto di piú ! Ma se ció, non corrisponde a veritá…ci saranno delle conseguenze! E cercare SCUSA a tutta LIPARI! Noi liparoti, non abbiamo niente da imparare dai Greci! Grazie. Un saluto da Berlino da un Liparoto che ama le sue belle Isole!

Gilormino Casali – Berlino

mfavaloro.JPGdi Massimo Favaloro (Oristano)

Ho letto sul Notiziario delle Isole Eolie il post dell’autore (senza firma), a titolo “Italiani, imparate dai greci!” tratto dal vostro blog, che riporta lo sfogo di una sua collega (si evince soltanto che è Svizzera) in vacanza nelle Isole Eolie , e che lamenta di essere stata letteralmente spennata da un ristoratore Eoliano.

Prima di riportare ciò che mi ha riferito un mio collega, e, prima di postare uno sfogo leggittimo, se corrisponde a verità, mi sarei sincerato, avrei chiesto al mio collega se il ristoratore avesse rilasciato regolare ricevuta e lo avrei sicuramente sputtanato, senza timore di smentita, scrivendo anche il nome del ristorante.

Credo che chiunque di noi quando va in un ristorante, oltre a leggere le prelibatezze proposte nel menù, dia un’occhiata anche ai prezzi delle singole portate, ho guardato navigando su internet le recensioni e i prezzi dei ristoranti Eoliani (Tripod) e vi inviterei a visitarlo, i prezzi vanno da 10 a 50 euro.

Ottima la premessa sulle vacanze in Grecia, giustizialista col dente avvelenato la parte finale, che denota un linguaggio generalista, ma forse forse l’autore è di nazionalità Greca?? 

Se devo commentare con parole povere questo post, lo relegherei nella categoria delle chiacchiere da balcone.

Caro Signore, prima di piggiare i ditini nella tastiera, rifletta bene su ciò che scrive e si sinceri, dia notizie precise e non infanghi il buon nome delle Isole Eolie, Le voglio dare il beneficio del dubbio, ma ripeto, la prossima volta scriva di fatti non di sentito dire. (non appartengo alla categoria dei ristoratori). 

– Letizia Oriente: Non dite il ristorante, ma nessuno va alla guardia di finanza e denunciare il fatto poi si lamentano che alle Eolie vanno pochi turisti ma se li spennano cosi!

– Silvia Carbone: Cerchiamo di non fare di tutt’un’erba un fascio…non è la mentalità corrente, ma quella di pochi disperati che non hanno nulla di professionale.

– Emilio La Rosa: Il turismo a Lipari e’ già in crisi da tempo tra spiagge impraticabili, spiagge che pullulano di meduse (vedi Canneto), discariche a cielo aperto, invasione di blatte sulla via principale, mezzi di trasporto perennemente in ritardo, avvoltoi che piombano sul malcapitato turista appena mette piede sull’isola per proporre camere o quant’altro, e per ultimo un malcostume che si va diffondendo ultimamente e cioè quello di depennare il turista facendogli pagare 5 volte il prezzo del residente quando si siede al ristorante e l’elenco sarebbe ancora lungo. Si prospettano tempi bui ma evidentemente a nessuno importa.

– Roberto Carnevale, Messina: 280 euro non è una cifra pazzesca, ovviamente bisogna vedere che pesce e che vino scegli… Aggiungo che se a Lipari ci fossero diversi alberghi a 5 stelle nessuno commenterebbe così, ma ormai è vissuta come l’isola delle pensioni…

– Giovanni Lorizio, Romania: Giusto bisogna vedere che tipo di pesce si mangia sappiamo bene che a Lipari dove si pensa di mangiare il pesce fresco a tavola arriva quello congelato o in frigo da mesi e una vergogna che nussuno controlla… Non vi lamentate se non viene piu nessuno. A lipari si lavora 3 o 4 mesi e vivete 1 anno. Come è possibile questo. Si lavori onestamente…

– Bartolo Matarazzo: Devo propio dire che non sono d’accordo con il signor Giovanni Lorizio: io sono un ristoratore che usa il solo congelatore (uno soltanto per mantenere gelati e vodka ), certo puo’ succedere che a volte il pesce non sia il pescato dello stesso giorno, ma a casa di molti di noi non e’ mai successo di mangiare il pesce o la carne il giorno dopo? E poi per finire tutti sappiamo leggere un menu’ e non serve una calcolatrice per calcolare in base a quanto scelto cosa si paga. Ogni telefonino possiede la calcolatrice, e poi io ho vini che costano a partire da 14 euro a bottiglia da 750 cl e ho vini che costano fino e oltre 200,00 euro per una bottiglia di sassicaia d’annata importante, quindi e’ giusto denunciare certi disagi nei servizi concessi al turismo, ma avrebbe fatto bene il turista di questa lamentela se avesse pubblicato il nome del ristorante e la copia dettagliata di quanto pagato. Viva la trasparenza e l’onesta’.

LA NOTA PRECEDENTE. Nel mese di luglio sono stato in Grecia a Skyros e poi a Kos. Abbiamo cenato frequentemente con pesce fresco: prezzi abbordabilissimi 40/50 euro al chilo, in buoni ristoranti. Ce la cavavamo mediamente con 15/20 euro a testa. Ieri mi chiama una collega che sta trascorrendo la vacanza a Lipari, nelle Eolie. Mi dice. “Qui è bellissimo”. E non stento a credergli. “Ma – aggiunge – i prezzi sono folli: ieri abbiamo mangiato pesce fresco, due adulti e una bambina. Conto: 280 euro. E non era una Stella Michelin”. Commento della mia collega, svizzera: “Se ne approfittano e ci pelano”.

E, ahimè, ha perfettamente ragione. In Grecia i prezzi sono da sempre bassi e la gente ospitale. Chi va in Grecia, di solito ci torna. Perché il Paese è bello e perchè il rapporto prezzo-qualità decisamente favorevole.

In Italia, invece, purtroppo, troppo spesso il turista è visto come un pollo da spennare. E più esclusiva è la località (Venezia, le Eolie, immagino Capri, talvolta Roma, Firenze), più il malcostume è diffuso. Con mentalità piccola, miope, da furbastro: pensano certi ristoratori, certi gerenti, certi commercianti di fare il proprio interesse . E non si rendono conto che così danneggiano il Paese e, in ultima analisi, loro stessi. Perchè la gente torna a casa e spesso la bellezza del Paese non basta a compensare la sensazione, sgradevolissima, di essere stati raggirati. E il turista non solo non torna a Lipari, ma scoraggia gli amici dall’andarci.

Dunque, alla lunga la visite si riducono, cala la cifra d’affari. E anche i furbastri piangono. E’ cosi difficile trattare con equità i turisti? E’ cosi difficile essere… un po’ greci?

Eolie&Turisti (e non solo) spennati… Le reazioniultima modifica: 2013-08-09T11:27:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo