L’albergo depurato dalla storia

sleonepiccola3.jpgdi SalvatoreLeone

“Scialamu”. L’hotel Cavalier Hilton di Roma, chiarisce la storia italiana dal 1963 ad oggi, data di festeggiamento dei 50 anni di una vita alberghiera particolare. Per il lussuoso albergo c’è stata una politica strana di 50 anni , ma abbastanza limpida adesso che spiega se stessa e l’andazzo della politica e…noi paghiamo, anche alle Eolie. A distanza di mezzo secolo si ripercorrono uguali circostanze con i Patti Territoriali, vero Dio denaro. Quando il denaro proviene dalla Comunità Europea tutto diventa lecito con le deroghe. Acquistiamo gli F/35, caso strano che non sono cinquanta come gli anni di festeggiamento dell’Hilton. Ma cosa c’è di strano in questo festeggiamento dei 50 anni con una festa vip ispirata alla “Dolce vita” e un grandioso spettacolo pirotecnico con botti e bottoni.

Per celebrare i suoi 50 anni, l’hotel Cavalieri Hilton di Roma ha voluto fare le cose in grande per spegnere ogni eco, o anche solo la memoria, della polemica che per anni accompagnò la costruzione della lussuosa struttura che da Monte Mario domina e governa la Città Eterna, anzi la città scandalo eterno. Una battaglia che vide contrapposte da un lato il Campidoglio a guida Dc, le gerarchie vaticane e la Società Generale Immobiliare e dall’altro l’opposizione di sinistra, gli ambientalisti e la stampa impegnata come l’Espresso, quello vero di allora. Alla fine del 1955, il settimanale in edicola da tre mesi, pubblica la prima puntata di quella che viene presentata come “una grande inchiesta sugli scandali connessi allo sviluppo di Roma ed alla speculazione edilizia connessa”.

L’Espresso scopre, sulla gestione dello sviluppo cittadino, che l’interesse particolare ha costantemente il sopravvento sul generale. Il settimanale arriva a spiegare “come col permesso per una casa a tre piani si può costruire un palazzo a nove” e chiama in causa la Società Generale Immobiliare, proprietaria di otto milioni di mq di terreni in tutti i quadranti della capitale e talmente potente da decidere dove far sviluppare il tessuto urbano. Le aree agricole, comprate a prezzi stracciati, diventano di colpo edificabili e arrivano a centuplicare il loro valore: 400 miliardi solo a Roma. 
L’Immobiliare é una corazzata assai vicina al Vaticano. Nel cda  siedono un parente di Pio XII, il suo cameriere segreto, esponenti fra i più in vista del patriziato cittadino e perfino il consigliere delegato dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.

Mi fermo volutamente. Non vorrei che alle Eolie accadessero le stesse storie, visti tutti i vincoli imposti ai terreni delle isole. Gli stessi oggi sono privi di ogni valore, anche di quello agricolo. Però se arrivano soldi per i Patti Territoriali, si può andare in deroga e…qualcuno può comprare a prezzi stracciati come per i terreni acquistati per l’Hilton ROMANO , sfruttandoli per l’edificazione, ma a beneficio di chi? Non certo dei proprietari terrieri che hanno il vincolo di inedificabilità che a futura memoria potrebbero chiamarsi “permissibili” con speculazioni “pattizzie”. Che storie italiane e isolane con classico odore di bruciato. E’ come la storia dell’impianto di pretrattamento liquami di Lipari. Ancor prima della sua realizzazione, consigliai personalmente Pignataro o Porticello. Solo qualche voce spaurita pensò anche a Zinzolo sede dell’attuale Sezione distaccata del Tribunale di Lipari. In quella località ancora dovevano essere realizzate le lottizzazioni. Ma a qualche politico epocale non piacque quell’alternativa.

Chissà perchè. Oggi é spiegato da tutte le opere edilizie ivi realizzate con terreni che hanno avuto un buon rendimento economico. L’impianto naturalmente ne avrebbe sminuito il valore o impedito quelle costruzioni. Meglio lasciarlo nella sede vicino al cimitero in pieno centro abitato, si pensò all’epoca..poi si vedrà.  Questa è stata la scelta scellerata dei vecchi amministratori, dal Sindaco Vitale a seguire. Mi ricordo che un politico, (pace alla sua anima) mi disse: Salvatore ormai non possiamo spostare l’impianto, perchè tutte le pendenze delle condutture sono state calcolate. Storie italiane di puzza e anche di bruciato, che pendono sempre da una parte. Per ogni scelta “ubicazionale” c’è sempre la trovata politica di protezione per interessi di parte e partitiche.

A pagarne le conseguenze sono solo i soliti onesti con i terreni vincolati e congelati a futura memoria per le future speculazioni dei Patti in Deroga. Questa potrebbe essere la nuova storia fatta di patti e menzogne per permettere costruzioni “Hilltoneoliane” che mai nessun depuratore riuscirà a depurare. I siti sono sempre la medesima storia dei piani regolatori…e quando non vi sono più terreni disponibili si ricorre all’ espediente della saggezza dei Patti Territoriali, che hanno letteralmente distrutto la pianificazione urbanistica che è costata parecchio alpopolo italiano. La scelta solo un capitolo, il resto è sempre capitale, come Roma e come il portafoglio per chi ancora lo può portare con e senza soldi. Dipende sempre da qualche patto, anche con il diavolo.
Baciamo le mani

L’albergo depurato dalla storiaultima modifica: 2013-07-12T07:55:07+02:00da leonedilipari
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