TIRRENIA, COME IL TITANIC?

1969349712.JPGFranco Pecorini è stato rinominato dal governo Berlusconi 1302137166.jpgamministratore delegato della Tirrenia fino al 2010. Ora la ristrutturazione della società prevede la vendita delle società consorelle tra le quali la Siremar alle Regioni a partire da gennaio 2009. La Sicilia ha però fatto capire che senza contributi l’offerta di cessione, seppur gratuita, sarà declinata. Con la conferma di Pecorini la partita della privatizzazione si fa ancora piu’ complessa. Tra debiti (747 milioni di euro fino a 2007), svalutazione della flotta (90 navi, età media 13 anni) e costo del personale (3 mila persone tra marittimi e impiegati), il gruppo non vale praticamente nulla. Le spese viaggiano intorno ai 540 milioni di euro, con ricavi che toccano i 370 milioni, senza gli aiuti di Stato i dirigenti avrebbero dovuto da anni portare i libri in tribunale. I 200 milioni di sovvenzioni vengono divisi quasi a metà, oltre 100 vengono utilizzati per ripianare i debiti delle società, gli altri vanno al capogruppo.

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Si parla anche di una possibile cessione ai privati. In pol position vi potrebbero essere i gruppi Aponte, Onorato e la cordata Montezemolo-Cossutta.  

 

Ma resta ancora aperta la questione della convenzione con lo Stato. La scadenza è fissata a fine dicembre, ma la scorsa finanziaria varata dal ministro Padoa-Schioppa aveva prorogato gli aiuti fino al 2012. La Ue non si è ancora espressa. In caso di una bocciatura e senza un intervento privato la compagnia fallirebbe, a meno che l’Italia faccia spallucce andando incontro a una procedura d’infrazione.

 

TIRRENIA, COME IL TITANIC?ultima modifica: 2008-07-28T18:09:06+02:00da leonedilipari
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