Tutti i lavoratori, marittimi e amministrativi della Tirrenia sciopereranno lunedì per 24 ore. Prevista una serie di iniziative a Napoli contro l’apertura della procedura di mobilità di cassa integrazione avviata dal commissario straordinario dell’azienda. Intanto via libera da Bruxelles alla privatizzazione della società, ritenuta compatibile con il mercato la procedura prevista dalla legge Marzano bis. Ma nel mirino dei sindacati rimane la questione della cessione degli asset non strategici e chiedono al governo e al commissario Giancarlo D’Andrea di garantire il “mantenimento degli attuali collegamenti, l’occupazione e il contratto di lavoro”. “La sospensione delle linee Bari-Durazzo e Genova-Olbia-Arbatax operata dalla Tirrenia predetermina – secondo Filt-Cgil Fit-Cisl e Uiltrasporti – una riduzione dei servizi, causando una perdita di valore dell’azienda, in una fase decisiva nel processo di privatizzazione”.  Rincara la dose, rispetto allo sciopero contro la cigs per 722 marittimi, il leader della Uil Trasporti Giuseppe Caronia che punta il dito sulle stesse procedure di privatizzazione: “L’ostinato, incomprensibile ed immotivato silenzio del Governo e del Commissario Straordinario, Giancarlo D’Andrea sulla identità dei soggetti, 21 per Tirrenia e 5 per Siremar, che hanno manifestato interesse all’acquisizione delle due aziende, l’identità dei 16 ammessi alla fase successiva della ‘due diligence’ e le ragioni ed i criteri di esclusione, nonostante insistentemente e formalmente richiesti, assume ormai tinte francamente fosche”.
Lo scorso 11 novembre il commissario D’Andrea ha reso noto che sono stati ammessi alla due diligence per la privatizzazione di Tirrenia sedici soggetti. Una fase, quella della due diligence, che prelude alla presentazione delle offerte a cui seguiranno a stretto giro le lettere di procedura per il ramo di azienda Siremar. Intanto entro il 21 dicembre dovranno essere depositate le istanze per l’ammissione allo stato passivo di Tirrenia che verranno valutate in udienza il 21 gennaio prossimo. Lo scorso 12 agosto il Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Fallimentare – ha dichiarato lo stato di insolvenza della società. Il 5 agosto un decreto del presidente del consiglio ha ammesso la società di navigazione alla procedura di amministrazione straordinaria dopo che la gara per la privatizzazione era stata dichiarata chiusa non essendo intervenuta la sottoscrizione del contratto da parte di Mediterranea Holding.