Alla fine è stata meno nera di quanto si temese. Nell’estate del 2009 il sistema turistico italiano ha attivato velocemente misure anti crisi, le imprese hanno dimostrato di saper affrontare l’emergenza annunciata e i risultati danno l’Italia in una posizione meno critica rispetto al resto d’Europa. E’ quanto dice l’Osservatorio nazionale del turismo 2009, secondo cui da gennaio a settembre 2009 il turismo in Italia ha contenuto la perdita di occupazione dei posti letto nelle strutture ricettive alberghiere e extralberghiere con un saldo totale del -4,3%. La perdita ha coinvolto maggiormente il settore extralberghiero (-6,9%), mentre negli hotel italiani il saldo registra -2,9%. Va segnalato, dice il report, che l’andamento del turismo quest’anno non è stato fino a ora lineare. Ad esempio il primo trimestre del 2009, grazie alle performance positive delle destinazioni montane e dell’extralberghiero, si chiude in pareggio rispetto al 2008. E’ stato nel secondo trimestre che le imprese ricettive alberghiere ed extralberghiere hanno visto maggiormente gli effetti della congiuntura negativa, specie nel mese di giugno quando si sono registrati 23 giorni di pioggia. Fino a quando, in estate, nel mese di agosto si visto risalire il turismo negli hotel (+1,7%) ma senza un recupero nelle strutture extralberghiere, mentre nella settimana di ferragosto i flussi turistici negli hotel sono sostanzialmente pari a quelli registrati nel 2008. Ma bisogna fare attenzione, spiega l’Osservatorio, perché il recupero degli hotel nella stagione estiva è dovuto ad una politica dei prezzi che ha visto abbattere il costo delle camere negli alberghi del -7,2% ma che ha comportato un saldo del fatturato da gennaio a settembre pari al -7,9%. La crisi congiunturale ha danneggiato maggiormente i Paesi europei concorrenti, in Francia si sono viste, fino a luglio, minori presenze pari al -6,3% (si stima -2,9% in Italia); in Spagna il tasso di occupazione è calato di oltre 4 punti percentuali nei mesi di giugno e luglio, con una diminuzione degli arrivi alberghieri del -13,6% da gennaio ad agosto.