TURISMO “MORDI E FUGGI”, SI INVOCANO CONTRO-MISURE

1371340868.JPG “Le Eolie rischiano di trasformarsi in un museo a cielo aperto. O uno zoo…”.161267968.JPG

 

L’allarme lo hanno lanciato gli operatori turistici, sempre piu’ preoccupati per la crisi.   Sono cresciuti gli alberghi, ma diminuiscono i vacanzieri.  Lo dicono anche gli amministratori comunali. “Ci sono già alcuni grossi alberghi che sono in vendita” ha affermato il sindaco Mariano Bruno.

Le isole – in effetti – giornalmente devono fare i conti con 6-7 mila “escursionisti”. Arrivano con i vaporetti stracarichi dalla Calabria e dalla Sicilia. E riempiono per un giro veloce all’insegna del veder tutto e di piu’, le piccole viuzze di Stromboli, Panarea, Lipari, Vulcano…  A Stromboli addirittura i vaporetti si avvicinano alla spiaggia mettendo a rischio l’incolumità dei bagnanti.

 

“Le voci degli altoparlanti – ha raccontato l’ex assessore ai trasporti del Comune di Lipari Lino Natoli – si mescolano incomprensibilmente. Poi tutti in gruppo verso vicoli, stradine che a malapena consentono il passaggio di tre persone contemporaneamente. Un fiumiciattolo che, man mano che arrivano le diverse motonavi, diventa un fiume, poi un fiume in piena, infine una barriera umana insormontabile che si muove da una parte all’altra dell’isola senza sapere. A loro cosa resta? La soddisfazione di poter raccontare agli amici di essere stati alle Eolie? Forse. Ed a noi cosa rimane? La strana sensazione di essere diventati come una specie di zoo. Si entra, si visita, si lascia qualche nocciolina, ma nulla rimane del valore di ciò che si è visitato. E immagino al loro ritorno, nei loro alberghi, tutti insieme a parlare delle Eolie, dell’eruzione dello Stromboli, del colore del mare e delle toilettes che non si trovano mai”.  “Della magica Lipari di qualche anno addietro – ha aggiunto il vacanziero Giancarlo Felice – cosa è rimasto? Poco,  molto poco. L’isola è stata scoperta dai vacanzieri, soprattutto da quelli “mordi e fuggi”, che ne hanno progressivamente determinato una trasformazione sociale nei residenti. Luglio e agosto sono i mesi che devono fare reddito. Ci sono i prezzi per i locali e quelli per non residenti. Un po’ come i biglietti della nave o dell’aliscafo. E fin qui potrebbe anche andare, anche se non si può essere d’accordo sulla differenziazione di questo trattamento. Se una granita costa tra € 1,50 e € 2, è questo il prezzo che tutti dovrebbero pagare. Invece così non è. E’ chiaro che passare dalla gestione di diecimila abitanti in inverno a quasi centomila in estate, specie nei due mesi più caldi dell’estate, diventa difficile per chiunque debba amministrare. Ma siccome è un fenomeno che si propone ogni anno sarebbe opportuna una programmazione che eviterebbe il nascere di disservizi, biglietto da visita poco edificante per il vacanziere, di sofferenza e disagio per chi trascorre almeno un mese di ferie”. “Corso Vittorio Emanuele – ha osservato il “giornalista-vacanziero – costantemente pulito è gradevole, ma i vicoli adiacenti sono in stato di abbandono. Immondizia, fetore di urina, topi a passeggio, non sono certamente elementi con i quali si deve convivere”. A Lipari – tra l’altro – è in corso una vera e proria “guerra” per il porto da utilizzare per i vaporetti dei gitanti. Il sindaco Bruno ha messo una ordinanza per autorizzare lo sbarco a Marina Corta, alla luce della crisi vissuta dagli operatori della zona. I proprietari dei vaporetti piu’ grossi si rifiutano e attraccno Sottomonastero andando incontro a multe anche di mille euro. Il comandante di porto Luca Politi invece è per Sottomonatsero che è piu’ sicuro. La “querelle” sicuramente finirà in tribunale. Anche i “pendolari del turismo” per sbarcare alle Eolie pagano un euro. E nelle Eolie c’è già chi propone di far pagare 10 euro per cercare di limitare lo “sbarco-selvaggio”. “Del resto – hanno rimarcato alcuni operatori – a Pompei non si pagano 20 euro per vedere una città che non c’è…”.

 

TURISMO “MORDI E FUGGI”, SI INVOCANO CONTRO-MISUREultima modifica: 2008-08-02T21:59:14+02:00da leonedilipari
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