Un gene spazzino per il metabolismo. Un aiuto contro Parkinson e Alzheimer

ludi.JPGa cura di Lyudmyla Mudrokha

Si chiama TFEB e si comporta come un “interruttore” in grado di regolare lo smaltimento dei prodotti tossici del metabolismo delle cellule, attivando la fabbricazione e l’attività di alcuni corpuscoli cellulari chiamati lisosomi. La scoperta viene da un team di ricercatori del Tigem di Napoli e porta con sé la speranza sulla possibilità di cura per 50 malattie gravi legate all’accumulo lisosomiale, tra cui la corea di Huntington, il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. La scoperta di questo meccanismo biologico, pubblicata sul prossimo numero di “Science” (“A gene network regulating lysosomal biogenesis and function”, M.Sardiello,M.Palmieri, A.di Ronza, D.L.Medina, M.Valenza, V.A. Gennarino, C.Di Malta, F.Donaudy, V.Embrione, R.S.Polishchuk, S.Banfi, G.Parenti, E. Cattaneo e A. Ballabio), è venuta dopo una ricerca durata un anno e mezzo che ha coinvolto, oltre al direttore del Tigem (Istituto Telethon di Genetica e Medicina) Andrea Ballabio, altre sei persone del suo laboratorio e tre ricercatori di altri istituti con un costo totale di 100mila euro. Lo studio ha permesso di capire che la fabbricazione e le attività dei lisosomi, piccoli “granelli” presenti in ogni cellula con il compito di trasformare in sostanze innocue tutti i prodotti tossici del metabolismo, è controllato da una fitta rete di geni “coordinata” a sua volta dal gene TFEB. Il TFEB si comporta in pratica come un interruttore e può potenziare l’attività degradativa della cellula. “Aumentando i livelli di TFEB – spiega Marco Sardiello, primo autore del lavoro pubblicato da “Science” – abbiamo dimostrato che aumenta non solo la produzione di lisosomi, ma anche la degradazione delle sostanze tossiche presenti nelle cellule”. I ricercatori hanno effettuato i loro test su alcune cellule contenenti la proteina tossica responsabile della corea di Huntington, malattia degenerativa di origine genetica, per la quale al momento non esiste cura possibile. Quando questa proteina si accumula nei neuroni, li porta progressivamente alla morte. Lo studio del team di Ballabio ha dimostrato che, fornendo invece dall’esterno TFEB, la proteina tossica viene eliminata. “Siamo già al lavoro su due fronti paralleli – spiega il direttore del Tigem – da una parte la verifica dei risultati di laboratorio nei modelli animali, dall’altra la ricerca su vasta scala di farmaci in grado di stimolare l’attività di TFEB, in modo che promuovendo l’attività degradativa della cellula si eviti l’accumulo di sostanze tossiche e dunque la morte della cellula stessa con un approccio terapeutico non invasivo”. Il Tigem, che ha sede presso il Cnr di Napoli, ha sviluppato lo studio, nato nel novembre 2007 come spin off di un progetto finanziato da Telethon nel 2006, con Elena Cattaneo e Marta Valenzi dell’Universita’ di Milano e con Roman Polishchuk del Consorzio Mario Negri Sud.

 

Un gene spazzino per il metabolismo. Un aiuto contro Parkinson e Alzheimerultima modifica: 2009-06-28T12:48:08+02:00da leonedilipari
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