Di fatto la quadratura del cerchio è ancora lontana. Il problema rimane tanto al Comune quanto, forse soprattutto, alla Provincia. Il manuale Cencelli potrebbe non bastare più, soprattutto se a fronte di accordi presi prima delle elezioni adesso ci si presenta con un prospetto di gran lunga diverso. L’Mpa continua a essere insoddisfatto dell’unico assessorato al Comune e non si accontenta della presidenza del Consiglio. L’Udc, dal canto suo, avendo poco da lamentarsi a Palazzo Zanca, dove vanta quattro assessori più la vicesindacatura, avrebbe da ridire sulla Provincia, dove rispetto ai cinque posti in giunta pattuiti il Pdl ne avrebbe riservati quattro, e anche qui la presidenza del Consiglio provinciale (in pole sempre La Rosa) non basterebbe a placare gli animi. Il quadro, sulla carta dovrebbe essere il seguente: otto assessorati al Pdl, cinque all’Udc e due all’Mpa. Pare superfluo, visto il clima di incertezza, soffermarsi sui nomi, anche se pare che rispetto ai designati rischi fortemente Loredana Bruno (Mpa).
Un segnale abbastanza chiaro del fatto che un accordo non sia stato raggiunto può essere rappresentato dalle mancate dimissioni da consigliere comunale degli assessori che hanno già giurato e che hanno ottenuto l’elezione. Nessuno tra Pippo Corvaja, Orazio Miloro e Carmelo Santalco ha rinunciato al posto in consiglio, non avendo ancora, evidentemente, le necessarie garanzie sull’assetto definitivo della giunta. Giunta che si riunirà per la prima volta giovedì pomeriggio, mentre per trovare un punto di accordo nella serata di oggi è previsto un nuovo vertice con il presidente della Provincia Nanni Ricevuto.