Oggi dopo il declino scatta l’allarme. I piazzali sono pieni di invenduto comprese le km zero. Sergio Marchionne è in allarme, ma il traghettatore di questo disastro passa per i suoi maglioni. Da salvatore a massacratore. Il turismo italiano cerca ancora di aggrapparsi al lenzuolo zero, in una massacrante lotta all’ultimo prezzo last minute per gli alberghi. Nel settore turistico si dice che ci sia un calo minore al confronto percentuale con l’auto. Ma l’uno è figlio dell’altro.
Sono cresciuti gli alberghi ma non la qualità dei servizi diminuendo le presenze destinati ad altri lidi perchè il mono richiamo non esiste più. Ed allora da questa crisi possono uscire solo le Eolie, “spicchiettando” l’offerta per nicchie. Rilanciare un recupero settoriale offrendo alla domanda turistica novità e qualità che vanno dalle terme ai sentieri, dall’agricoltura alla pesca, dall’arte ai musei, dai fondali marini ai vulcani, dalle spiagge all’onestà ospitale. Questi sono i veri prodotti da vendere. Le camere da letto vengono a rimorchio, come i canti, i ristoranti, i negozi, le gite per mare e per terra, la cultura e l’artigianato, i posti barca e gli ombrelloni. Prima prepararsi e poi andare a vendere. Seriamente. Le parole e le garanzie non servono più.