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Eolie&Comuni. Dalle partecipate “buco” per oltre un milione e 600 mila euro

di Angelo Sidoti

Società Partecipate del Comune di Lipari perdite complessive da ripianare di pertinenza del 2011 circa Euro 700 mila ed in prospettiva potrebbero raggiungere la soglia di Euro 1 milione. In modo elementare vi espongo i risultati dell’esercizio 2011, utili o (perdite), delle nostre partecipate:

1) Eolie Servizi S.p.A. in liquidazione Perdita Euro (151.754)

2) Lipari Porto S.p.A. Perdita Euro (150.283)

3) Eolie per l’Ambiente S.r.l. il liquidazione Utile 72.040

4) Sviluppo Eolie S.r.l. in liquidazione Perdita Euro (107.576)

5) Leader II Eolie Scarl in liquidazione Perdita Euro (12.651)

Il totale delle perdite iscritte in bilancio e non ancora ripianate ammontano complessivamente ad Euro (1.647.434) e quelle di pertinenza del Comune di Lipari sono di Euro (705.350). In considerazione dello stato di liquidazione o di inattività di quasi tutte le partecipate possiamo ipotizzare che nel 2012 sfioreremo la soglia di 1 milione di perdite di pertinenza del nostro Comune. In testa Eolie Servizi S.p.A. in liquidazione dal lontano 2003 (da circa 10 anni insomma) con perdite da ripianare per Euro (843.838). I debiti complessivi di tutte le partecipate risultanti dall’ultimo bilancio pubblicato (2011) a circa 3 milioni (di questi 2 milioni sono dell’ATO 5). I crediti invece restano materia dei liquidatori. Unica eccezione Ato 5 Servizi per l’Ambiente S.r.l. in liquidazione che ha maturato un utile nel 2011 di Euro 72.040. Una mio pensiero su una notizia letta sui giornali on line di oggi. Ritengo che le relazioni scritte dai Revisori del Comune siano documenti “riservati”, la cui pubblicità viene regolata dalla legge.

LA NOTA PRECEDENTE. Ciao Michele e portavoce del Sindaco Giorgianni, non voglio essere pignolo ma gradirei una risposta in merito all’obbligo previsto dall’art.17 della LR n.7/1992 (relazione sullo stato di attuazione del programma) a carico del Sindaco. Ritengo che il riferimento all’anno sia quello dalla sua nomina
(8/5/2012 se non erro), peraltro già scaduto. Il 1 comma del succitato articolo recita “ogni anno il sindaco presenta una relazione scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta nonché fatti particolarmente rilevanti” (tipo ospedale, trasporti e CDI, tribunale, depuratore canneto e sequestro di quello di Lipari, società
miste, mega porto, ticket di sbarco, situazione finanziaria del comune e
debiti fuori bilancio, lotta all’evasione etc).

Poi il comma 2 prevede che il consiglio esprime le sue valutazioni entro dieci giorni dalla presentazione della relazione. Visto che ci troviamo se insieme alla relazione del sindaco solleciti anche quella degli esperti prevista all’articolo 14 della stessa legge, fai a tutti una cortesia. Concludendo spero che questi atti siamo resi pubblici al piu’ presto insieme ai CV degli esperti nominati e di tutti i componenti della Giunta. E’ cosa gradita se, nell’attesa, fai pubblicare gli atti della riunione pubblica tenutasi lo scorso mese di marzo con “parte” della cittadinanza. Grazie

LA NOTA PRECEDENTE. Il termine “forum per il turismo” mi ha incuriosito. A questo termine su internet non e’ associato proprio nulla. Nel contempo pero’ ho trovato un termine che mi “piace”…. “Forum partecipativo locale” che si poneva come obiettivo la redazione di un “Piano di azione sul turismo integrato”(integrated tourism action plans),lo scopo finale del progetto era la candidatura alla rete EDEN (European Deastinations of Excellence), acronimo di Destinazioni Europee di Eccellenza. Questo articolo mi ha fatto venire in mente una idea che butto li!!!

Noi abbiamo un management plan che e’ il Piano di Gestione UNESCO. Come Noi tanti paesi nazionali ed internazionali sono dotati dello stesso strumento di pianificazione e di programmazione che tutela il loro patrimonio naturalistico, storico e culturale. Quindi punti in comune e sinergie di intento nel metodo di creare sviluppo dove l’aspetto dell’ambiente, della cultura e della storia sono la base di ogni piano. Andiamo alla proposta: un Piano di Azione condivido tra siti UNESCO. Il risultato la creazione di una offerta turistica (es. a tappe, o Dolomiti /Eolie etc etc) che unisca luoghi, culture, storia, bellezze naturali etc etc… E’ una idea che deve essere sviluppata da chi fa turismo di mestiere (associazione di categoria, operatori,agenzie specializzate etc etc).

Dall’articolo pubblicato sui giornali non ho ben capito quale tipologia di forum immaginiamo. Questa volta non ho visto interviste rilasciate, quindi deduco nessun progetto internazionali in corso. Spero che oltre quello che leggo (sempre le stesse parole) programmazione, prodotto, mercato, brand ci sia qualcos’altro!! Mica stiamo predisponendo un business plan….

Ps: certo che se avessimo il parco e le riserve marine allora sai quanti altri piani di azione condivisi!!

LA NOTA PRECEDENTE. Leggendo alcuni approfondimenti sul tema della legge anticorruzione (Legge 190/2012), ho rilevato che la norma si applica viene estesa anche:
a) alle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche e dalle loro controllate ai sensi dell’art.2359 c.c., limitatamente alla loro attività di pubblico interesse, disciplinata dal diritto nazionale o europeo
b) alle società e altri enti di diritto privato in controllo pubblico che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.

Di fatto nel piano triennale del Comune di Lipari vengono richiamati i soggetti destinatari i quali dovranno attivarsi di conseguenza e adeguarsi nei tempi dettati dal piano stesso.

Per quanti riguarda gli obblighi di trasparenza (nel nostro comune argomento ancora da sviluppare) la vigilanza e’ affidata:
1) al Responsabile della trasparenza, nel nostro caso il Segretario Generale
2) OIV organismo indipendente di valutazione che verifica la coerenza tra programma sulla trasparenza e piano di performance (da noi demandata principalmente ai dirigenti e con forme pressoché discutibili o migliorabili)
3) CIVIT quale attività nazionale anticorruzione
4) Corte dei Conti nel caso in cui la CIVIT lo ritenga opportuno a fronte della rilevazione di gravi inadempienze.

A tal proposito la mancata o incompleta applicazione delle informazioni richieste dalla legge costituisce una violazione degli standard qualitativi ed economici, anche agli effetti di una class action ed e’ valutata sotto il profilo della responsabilità dirigenziale.

Pongo in evidenza tali aspetti solo per far comprendere ai soggetti che dovranno applicare tale norma che il tema “trasparenza” costituisce un obbligo e non una opzione.

Buon lavoro

Eolie&Comuni. Dalle partecipate “buco” per oltre un milione e 600 mila euroultima modifica: 2013-05-21T19:42:00+02:00da
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