EOLIE NEWS - NOTIZIARIO DELLE ISOLE EOLIE ON LINE

Da Torino in linea Giovanni Ferlazzo

di Giovanni Ferlazzo

Dalle notizie che mi giungono, spero errate, mi si dice che gli orari delle navi traghetto della Compagnia delle isole (è cambiato il vecchio nome Siremar, ma non i vecchi disservizi) rimangono uguali a quelli di sempre, ovvero: ore 7,00; ore 9,00; ore 18,30. Ciò vuol dire che se arrivi al molo alle 9,10 devi aspettare fino alla sera per poter partire per le Isole. Ma ci vuole un genio per capire che togliere una delle due navi ravvicinate del mattino e metterne una, che ne so alle 13  o alle 14, potrebbe rendere un grande servigio a chi, magari si è fatto migliaia di chilometri prima di imbarcarsi? O ci sono problemi tecnici così insormontabili? O forse pensano che così ci si ferma a spendere qualche euro in più nei bar di Milazzo?

E poi, qui entro nel personale ma sono sicuro che nella mia situazione ci sono tantissimi eoliani. Io sono nato e cresciuto a Lipari. Ci ho vissuto tutto l’anno fino ai trent’anni. Per motivi di lavoro ho dovuto prendere la residenza dove vivo adesso. Torno a Lipari ogni volta che posso e ogni volta mi tocca pagare sulla Compagnia delle isole la tariffa intera. Possibile che l’amministrazione non riesca a fare niente per me. O mi riconosce come eoliano solo per succhiarmi 800 euro di tassa rifiuti l’anno (pur trascorrendo io sull’isola non più di 40 giorni ) o circa 2500 di IMU?

E non voglio qui inoltrarmi in altri discorsi come le cifre spropositate che si pagano per tenere una barchetta in mare, il rischio di trovarsi una vasca del depuratore nella spiaggia più bella, i barconi provenienti dalle coste che vomitano orde di barbari maleducati e dopo si infilano nelle calette e nelle grotte come elefanti nella stanza dei cristalli, gli incivili che parcheggiano davanti al mio passo carrabile e i vigili che mi dicono che non c’è il carro attrezzi per  rimuovere il mezzo,e altre amenità del genere.
Purtroppo i miei affetti più cari, sono volati in cielo e io mi ritrovo sempre più spesso a fare un pensiero che mai mi sarei sognato di fare. Vendo tutto e qui non ci torno più. Vado in vacanza in un posto forse meno bello ma più civile.

Da Torino in linea Giovanni Ferlazzoultima modifica: 2013-06-28T08:35:43+02:00da
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