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Da Torino in linea Michele Sequenzia

Caro Direttore,

da oltre due mesi il governo ha continuato a riproporci le sue farse. I giornali governativi , le TV di Stato,  hanno mandano in onda ogni sorta di  farsa. Una farsa è un genere di opera teatrale talvolta sempliciotta e volgare, la cui struttura e trama sono basate su situazioni e personaggi stravaganti, spesso fasulli, artefatti, costruiti su situazioni assurde, tra imbroglioni ed imbrogliati, tra onesti e delinquenti, tra cornuti e mazziati, mantenendo uno schema classico collaudato nel tempo, che ripete se stesso. Una delle ultime, meglio riuscite, è stata “La farsa  dell’appartamento di Montecarlo” che ha tenuto il cartellone per oltre due mesi. Poi tutto  è piombato nel silenzio. Il sipario è calato su tutta faccenda come se nulla fosse successo. E’ prevalsa la “ ragion di Stato”:“ Il governo – anche se non sta più in piedi- non deve cadere” . Ma nessuno si è preoccupato di mandare immediatamente  sotto processo tutti gli spacciatori di notizie false, imbonitori, mestatori, falsari, impostori, adulatori e giornalisti di basso rango, che hanno montato la farsa. Tutta gente  senza alcuna etica,  gente infida, pronta ad ogni ricatto, pur di ossequiare il Capo. Sta di fatto che al governo, ed alle sue TV, sembra lecito investire le scarse risorse dei cittadini onesti nelle immondizie delle loro La farsa alimenta l’imbecillità dei cittadini che la scambiano per verità del Vangelo.

La farsa  si distingue sempre dalla realtà, la deforma per renderla accettabile, quindi veritiera. La farsa è l’opposto di ciò che è concreto, e sta nel fatto di riuscire a dimostrare come veri eventi, storie,di personaggi noti e meno noti, tutti declinati in modo grottesco, falso, al limite della decenza. Invece,è tutto il contrario. La farsa, giorno dopo giorno, ben architettata per polverizzare gli avversari politici, renderli supini al volere del Capo, è basata, sul commercio dei voti. Non si va per il sottile, ogni voto è buono anche se viene dal più acerrimo nemico. Con il voto, pagato in gran segreto, si comprano sia i corpi che  le coscienze, dando vita alla politica del mercimonio. Grazie a queste oscure manovre chi fa politica viene in contatto con una rete di vendite come in un enorme supermercato, che offre tanta merce scadente  a poco prezzo. Sempre di più è usata per scopi non del tutto leciti, che generano ovunque corruzione, come se l’illiceità fosse semplice sinonimo di liceità, l’unico modo di ragionare, costruzione logica cui si fa riferimento, linguaggio comune che tutti intendono e capiscono. Abbiamo assistito impotenti alla compravendita in Parlamento da parte del Premiere che, praticamente esaurito,  elemosinava voti, a destra ed a manca, farsa che è andata in onda con tutti i crismi della legalità! . Cacciato il buon senso comune, la logica, il Capo comico inviperito, sferzava i suoi pupari con piglio ducesco per poi lusingarli con la “ carota”. “Se tu mi dai il voto allora ti promuovo, altrimenti ti caccio dal Partito”.

Grazie a questi  trucchi, oggi abbiamo un governo a maggioranza “ truccata “, che guida un Paese stremato da continue crisi, lacerato da contrasti insanabili. In realtà abbiamo un “ non governo” Punto a basta. Dove è andata a finire la rappresentanza democratica “ reale”, se  si tratta di una ennesima farsa governativa che genera una rappresentanza politica fasulla, superartefatta? Tutti ad applaudire l’ennesima truffa. In Parlamento, tra i suoi fedelissimi, siedono solo Yesmen, tanti  ubbidienti “quaquaraqua” come li ha ben definiti Leonardo Sciascia, tanti diligenti scolaretti, che recitano convinti, il ruolo loro assegnato, signori e signore che si vendono, a vil prezzo, per un buon incarico di governo.  Costoro, simili a tanti valletti di rango inferiore, accettano di recitare nell’illusione di essere i suoi migliori interpreti, compiacenti comparse delle sue simpatiche farse, mentre l’intero paese soffre il profondo malgoverno, la gente sta male, ma il governo “non vede e non sente”. Purtroppo, se non si interviene, le farse governative, come le metastasi, si autogenerano ed il corpo sociale perisce. La fatica, i sacrifici di molte generazioni che hanno costruito l’Italia libera stanno andando in fumo, mentre si minano, giorno dopo giorno,  le leggi fondamentali della Repubblica.  Aspettiamoci nuove oscure trame che metteranno in moto nuovi meccanismi perversi che alimentano, da nord a sud,  il partito dell’odio.

Quello che è accaduto ieri sera  a Belpietro, brutale atto terroristico, fortunatamente sfuggito alla morte, è un pessimo segnale del vasto, profondo degrado morale che è calato pericolosamente sull’Italia. Siamo diventati tutti facile bersaglio di chi non ama la democrazia ed il dialogo. I continui attacchi del Premier contro la magistratura non sono certo semplici battute alla Umberto Bossi. Sono veri e propri atti criminali che minano le coscienze dei cittadini, sprofondano l’Italia nel buio della caccia alle streghe del medioevo, devastano il retto rapporto tra diritti e doveri. “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione*. Piero_Calamandrei” title=”Piero Calamandrei”>Piero Calamandrei Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955. Le immondizie non sono solo a Napoli.

Michele Sequenzia

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2010-10-02T09:36:48+02:00da
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