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Da Torino in linea Michele Sequenzia

di Michele Sequenzia

«La donna? è semplicissimo – dice chi ama le formule semplici: è una matrice, un’ovaia; è una femmina: ciò basta a definirla. In bocca all’uomo, la parola “femmina” suona come un insulto; eppure l’uomo non si vergogna della propria animalità, anzi è orgoglioso se si dice di lui: “È un maschio!

 Simone de Beauvoir” (Il secondo sesso).

Quanto sia oggi assai triste la vita di una donna quando ha a che fare con quel tipo d’uomo le cui caratteristiche principali sono: presunzione, aggressività, malignità, oltre ad essere conformista, invadente, villano, falso, prepotente, adultero, sporcaccione, ubriacone, alcolizzato. Sono migliaia le donne che soffrono giorno dopo giorno le pene dell’inferno quando hanno  la sfortuna di essere a contatto con tali tipi di uomini. Ci sono uomini che non capiscono e non sanno apprezzare la femminilità, la bellezza dell’amore che ti può dare solo una donna,   se non per i loro bassi istinti. La loro ignoranza è ripugnante. Prima le brutalizzano e poi le respingono. Talvolta le uccidono.

Spesso sono uomini in “ carriera” che ricoprono alte cariche di partito e godono della stima di tanti di noi.

Talvolta le cronache mettono in risalto scandalosi comportamenti, le loro dubbie amicizie, i loro traffici  illeciti, le loro notti brave. Spendono e spandono denaro pubblico, denaro rubato agli italiani, vendono e comprano liberamente grazie alla loro posizione sociale. A loro tutto è permesso, sono uomini “ politici”, facciamoli “ lavorare “ in pace. Pochi cittadini hanno il coraggio di scrivere ciò che non va e non piace, di indignarsi. I giornali relegano le lettere che ricevono in spazi ristretti, rinchiudendoli in tante celle con le loro brave sbarre, censurando tutto ciò che al giornale non va sia detto e scritto. L’omertà nasce e si sviluppa  dalla stampa, la circolazione delle idee si atrofizza,  spesso al servizio del Potete di turno, guai a chi si permette di avere una sua  opinione, e farla conoscere.

Per puro caso, la settimana scorsa a Cortina d’Ampezzo, Regina delle Alpi, è scoppiato un grande scandalo: nessun albergo di lusso emetteva fattura, nessun ristorante ha mai versato per anni  un solo euro allo Stato, cosi pure nessuna boutique, maestro di sci, cameriere e lavapiatti. A Cortina la bella creme, di tanti Vip, con il loro portafoglio ben ricco, si permette- complice il Governo Monti –  di truffare gli Italiani, come da decenni è sempre avvenuto.  Un rodeo di macchine di lusso, un via vai di belle donne ingioiellate, in compagnia di ricchi crapuloni commercianti con patrimoni miliardari, immobiliaristi e costruttori evasori per milioni di euro. Tutto sotto gli occhi di esponenti di altissimo livello dell’ex  Governo Berlusconi, che hanno ridotto milioni di Italiani alla fame.

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2012-01-09T08:53:59+01:00da
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