Le osservazioni e le conclusione alle quali è giunta l’albergatrice Silvia Carbone circa l’impiego del TAORMINA JET credo di averle già anticipate al mio ritorno della ITB di Berlino, ma purtroppo, come spesso accade, nessuno mi ha dato ascolto. Debbo però precisare alla Signora Carbone che l’accordo con il Sindaco di Taormina è stato siglato oltre che dal Sindaco di Lipari anche dagli albergatori. Spero quindi convenga che “non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena”. Se l’Amministrazione comunale e la classe imprenditrice più consistente ed interessata hanno deciso di far diventare le Eolie “scendiletto” di Taormina per favorire il turismo “mordi e fuggi” possiamo soltanto prenderne atto con grande dispiacere ed indignarci.
Soltanto degli illusi potevano ritenere che il collegamento doveva servire a far vendere una vacanza mista Taormina-Eolie. Dinanzi a questa politica turistica, a queste contraddizioni, “ i futuri sviluppi” non bisogna aspettarli perché sono già delineati: le Eolie diventeranno sempre di più terra di conquista per gitanti. E se lo scorso anno i nostri hotels sono stati costretti ad abbassare il costo del soggiorno, quest’estate probabilmente dovranno ancora ritoccare le tariffe. Mancano, per completare lo sviluppo economico nella direzione disegnata, i negozi dei cinesi. Ma presto arriveranno.