Quattropani-Lipari-Canneto-Lami è l’asse che porta alla strada dei furti all’interno di abitazioni, negozi e presepi. Indipendentemente dalle fiaccolate esiste il proseguimento di quanto di peggio è accaduto nel Natale 2011. Dai furti di colli di cisterna e pietre di muri pubblici, c’è un anello di congiunzione che aumenta la lunghezza della catena.
Questa ladresca realtà è il frutto seminato dalla venatura economica del “che sà dà fà per campà”. C’è chi aveva preannunciato questo sciame negativo che si continua a trascurare perchè certe situazioni sociali sono attualmente abbandonate al loro destino mentre la politica nazionale ci sazia di ruberie dalle cifre impronunciabili. Il fermi tutti c’è una rapina in corso sarà lo stimolo per aiutare più che cercare in modo furtivamente reale la vita di tutti i giorni dove la vittoria va a chi ruba per primo indipendentemente da cosa.Tutto colpa della crisi, così come ha intitolato tra l’altro il quotidiano di via Solferino “Corsera”. Cambia la criminalità più furti e rapine in casa. I reati sono aumentati sino al 25%.I dati del ministero dell’Interno ci dicono: i furti aumentati dell’17%, gli scippi del 6%, le truffe del 7%.Gli arresti diminuiscono.
Si tratta di “reati della crisi. Un allarme da non trascurare. Dato di fatto figlio della congiuntura economica che la politica con gli ultimi drastici provvedimenti ha contribuito ad amplificare. Baciamo le mani ma non sfiliamoci gli anelli.