Si può raggiungere attraverso La Maddalena grazie ai traghetti della Saremar, che partono ogni giorno dal porto di Palau con frequenze variabili da mezz’ora a un’ora. La Maddalena è collegata anche con Santa Teresa di Gallura. D’estate il Comune ha stabilito il numero chiuso delle automobili per ridurre il traffico, molto intenso a luglio e agosto.
Giuseppe Garibaldi sapeva avrebbe trascorso l’ultimo atto della sua esistenza a Caprera, ed e’ l’ultima eredità affidata alla storia dal grande generale. E lì che ordinò di seppellire le sue ceneri, in una tomba di granito grezzo. Lì é rimasta la sua casa, le sue barche, i suoi oggetti diventati cimeli di un museo fra i più conosciuti e visitati del mondo. Dicono che poche ore prima di
Caprera ha dovuto cedere solo alla forza irresistibile del fuoco. Parte della meravigliosa pineta di Garibaldi e’ stata divorata dagli incendi, ma
Oggi tuttavia non e’ più un’isola. Il passo della Moneta, un ponte-diga da cui si gode un panorama spettacolare, la unisce alla Maddalena da molti anni. Ma senza stravolgerne la natura di terra selvaggia.
Protetta anche da quel titolo di riserva naturale. D’altronde le attrattive turistiche non mancano. Si può salire fino alle vette di Monte Teialone e di Poggio Stefano e dare uno sguardo sull’arcipelago. Tutt’intorno le rocce di granito rosa che disegnano uno scenario da favola.
Cala Coticcio e’ piccola e stretta quasi come un fiordo. Il fondale e’ basso, rocce e sabbia fino alla minuscola spiaggia scavata fra le rocce di granito. Più a nord, lo scenario selvaggio della Messa del Cervo e a sud-est la celebre Cala Brigantina, destinazione preferita dai traghetti estivi, carichi di bagnanti. I nomi dei luoghi sono tracce remote di leggende, di antichi naufragi, di storie di battaglie navali. Di cui rimangono disseminati sui fondali sabbiosi dell’arcipelago i resti: relitti di ogni epoca, piccoli tesori confusi nella vegetazione marina che si offrono all’esplorazione senza grandi difficoltà.
Il villaggio Club Mediterraneè si trova invece sulla Cala Garibaldi, dove l’eroe sbarcava per raggiungere la sua casa. Altri scorci di grande bellezza si trovano sulla costa nord-occidentale, quasi tutti inaccessibili da terra. La Cala Napoletana e la Cala Caprarese: ovunque la purezza delle acque e’ assoluta e la trasparenza del mare permette di ammirare i fondali e gli anfratti sommersi, dove il pesce ancora abbonda. Con una piccola barca o un gommone lo spettacolo naturale diventa inimmaginabile e con quello la possibilità di addentrarsi nelle minuscole cale nascoste fra le rocce.
Caprera offre un ricco campionario di meraviglie, da godere anche lontano dalla stagione calda, quando l’isola diventa un punto di riferimento turistico straordinario. In autunno e anche d’inverno, grazie al clima mite e temperato della Sardegna, lo scenario dell’arcipelago, di cui l’ultima dimora di Garibaldi e’ la perla forse più preziosa, regala momenti emozionanti e immagini indimenticabili.
Il reportage. Sardegna&Caprera
Il reportage. Sardegna&Capreraultima modifica: 2009-10-14T17:26:22+02:00da
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