di Enzo Silvestro
Purtroppo quest’opera molto interessante che io sappia non e’ stata mai tradotta in italiano e le poche copie esistenti si trovano in alcune collezioni private o prestigiose biblioteche . Le circa quaranta pagine dedicate alle Eolie raccontano le nostre isole viste nel 1811 dagli occhi ammirativi ed entusiastici
di un Inglese di inizio 800 , che non esita a intraprendere delle escursioni molto pericolose nel cratere di Vulcano dove quasi rimane soffocato dalle esalazioni e a Stromboli dove addirittura viene ferito dai detriti di un esplosione . Questo racconto colpisce molto per la determinazione con la quale definisce Vulcano il piu’ interessante dei vulcani conosciuti nella sua molteplicita’ di fenomeni e colori compresa la visita’ del ” Grotto ” gia’ allora parzialmente crollato ma con ancora il lago Sulfureo sotterraneo. In quel periodo l’isola e’ praticamente disabitata non vi e’ ancora traccia di sfruttamento minerario, che ritroviamo solo circa vent’anni dopo nel “Le capitaine Arena” di Dumas dove vi e’ una terribile descrizione delle condizioni in cui si trovavano i forzati usati da Nunziante per la raccolta dello Zolfo.
accusandolo di averlo descritto in maniera errata e superficiale. Infatti nel suo Viaggio lo Spallanzani definisce il cratere grande come una stanza con al centro un uomo intento a cucinare mentre nella descrizione del Generale Cockburn il cratere di Vulcano é almeno di una misura eguale a quella del Vesuvio.
Molto bella e’ anche la descrizione delle due ascese allo Stromboli cosi’ come la visita alle terme di San Calogero che seppure malandate a quell’epoca erano
perfettamente funzionanti……..
LE EOLIE DESCRITTE NEL 1810…ultima modifica: 2008-10-13T09:35:22+02:00da
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