Maria Mondello: Povera Lipari. E’ vero quando era peggio si stava molto meglio… Questo grazie a tutti i nostri rappresentanti politici che ci vogliono governare. A loro lo stipendio arriva in tasca senza problemi e non sanno che cosa è la fame quindi giudicano con la pancia piena e fanno i conti a chi soldi in tasca non ne ha… Vergogna nella nostra Isola si è arrivato a questo. Ci mancavano anche le rapine a mano armata…
Angelo Sidoti: Questo e’ l’ennesimo segnale che desta preoccupazione.
Salvatore Agrip: Spero che li prendano presto a questi delinquenti e li sbattano in carcere. Può essere simbolico, ma alla fiaccolata per la legalità di fine anno c’era poca gente. Penso proprio che i soli carabinieri non possono arginare questi fenomeni, ci vuole l’impegno costante della società civile per isolare questi delinquenti.Dai politici (tanto per citarli), nessuna iniziativa.
Tina Spanò: E’ finita la tregua.
Gaetano Marocchini: Eppure il ragazzo che era sempre accusato di fare queste cose è dentro. Quindi avevo ragione a dire che in fondo lui non era il vero male di Lipari. Il fatto è che Lipari e i liparoti vogliono sempre un contentino, qualsiasi sia l’argomento in gioco… E comunque io non credo alle fiaccolate, perchè chi fa le porcate, guarda chi fa le fiaccolate e gli ride dietro… Bisogna denunciare e uscire dall’omertà, non aspettare che siano sempre gli altri a farlo per primi!
Lucio Raffaele: Anche se nn era lui il vero male di Lipari… non è giustificabile il suo comportamento. Comunque vedo che quello che è successo il 24 /12/2012 non ha insegnato nulla agli eoliani… Che si aspetta una seconda tragedia? Società civile…? Si mangia?
Salvatore Agrip: La partecipazione alla fiaccolata serve per dare il segnale che a Lipari esiste un problema di legalità e dalla partecipazione si ha la cognizione di quanto questo paese ci tenga a essere dalla parte della legalità. Da questo può anche conseguire il grado di coraggio ad affrontare le cosiddette “porcate”, senza rifugiarsi nell’omertà.