PROVINCIA, PRESIDENZA A LO MONTE? D’ALIA NON E’ CONVINTO…

f6dd807b7adcec40a2ae57910bf3efdc.jpgFra un mese e tre giorni si andrà al voto, ma ancora nulla è certo per quanto riguarda le candidature del centrodestra. Sembra assurdo, ma è così, nonostante le più o meno roboanti conferenze stampa di Buzzanca e Ricevuto prima, di Lo Monte poi, nelle quali si sanciva la rottura tra il centrodestra (Pdl più Udc) e l’Mpa, con quest’ultimo che decideva di appoggiare la candidatura a sindaco di Fabio D’Amore e di optare per una corsa “solitaria” alla Provincia proprio con Lo Monte. E invece la febbre del sabato sera ha sortito effetti strani, tanto che nello scorso week-end qualcosa è successo e tutto è stato rimesso in discussione: nomi, alleanze e strategie. Raffaele Lombardo non ci sta, in qualità di presidente della Regione, a vedere vacillare la propria maggioranza ancor prima che si insedi il governo, e tutto per una “fuga in avanti” della città di Messina. L’intenzione, dunque, è quella di riportare il tutto nell’alveo del famoso tavolo regionale e di un accordo che disegnerebbe il quadro di tutti i comuni e le province siciliane. Ieri a Catania si è svolta una riunione dalla quale sarebbe emerso uno scacchiere ben preciso: Giuseppe Castiglione, Pdl quota Forza Italia, candidato sindaco di Catania, con Raffaele Stancanelli, Pdl quota An, alla Provincia; all’Udc andrebbe la Provincia di Palermo probabilmente con il segretario regionale Saverio Romano, ma anche quella di Enna, con Caltanissetta, Agrigento e la provincia di Siracusa all’Mpa, con quest’ultimo Comune che andrebbe ad An.

E Messina? Il nodo più intricato è proprio qui dove si è consumata, appunto, la famosa “fuga in avanti” del Pdl appoggiato dall’Udc. Dal summit svoltosi a Catania verrebbe fuori un’eventualità che riporterebbe l’Mpa dentro i “ranghi” del centrodestra, assegnandole la Provincia con Carmelo Lo Monte, mentre per Palazzo Zanca sarebbe confermata la candidatura di Buzzanca. Il quale però alla Gazzetta del Sud dichiara che «verrebbe meno tutto l’accordo, a me non starebbe più bene, bisognerebbe rivedere tutto». Già, perché in questo quadro manca Nanni Ricevuto, presentato ufficialmente e in pompa magna come candidato a Palazzo dei Leoni. Che fine farebbe l’ex Nuovo Psi? Questa eventualità non piace nemmeno a Gianpiero D’Alia, che raggiunto telefonicamente stamani mentre si stava dirigendo a Palermo per una riunione regionale del partito, ha affermato: «Se fosse così, non sarei d’accordo». Insomma, D’Alia sarebbe contrario ad un’ipotesi Lo Monte alla Provincia, con il concreto rischio che possa saltare tutto, anche per una presunta “fronda” che sottotraccia starebbe sviluppandosi dentro Forza Italia. Sarebbe venuto fuori anche l’ipotesi di una conferma di Salvatore Leonardi a Palazzo dei Leoni, un nome caro sia all’Mpa che al Pdl, un’ipotesi che cozza però con le intenzioni manifestate dall’attuale presidente della Provincia di lasciare la politica attiva: «Quello che so – afferma lui – è quanto si può leggere sui giornali. Non sono stato contattato da nessuno, la mia intenzione resta quella di concludere il mio mandato. Per carità, nessuno può dare prova di ignavia, però le perplessità da me manifestate restano, a meno di fatti eccezionali». Risposta da vecchio democristiano, insomma. Con Leonardi alla Provincia e Buzzanca a Palazzo Zanca si chiuderebbe quel cerchio aperto nella campagna elettorale del 2003 con il famoso “scambio di poltrone”, ma siamo, come detto, nel campo delle ipotesi.

Non si scompone più di tanto Fabio D’Amore, che in un contesto del genere si ritroverebbe nuovamente solo nella corsa a sindaco: «E’ una trattativa della quale nessuno sa niente – afferma – tra l’altro so che Lo Monte per tutta la notte lavorava alle liste da presentare. Posso dire che se ci sarà questo appoggio dell’Mpa non potrà che farci piacere, altrimenti noi andremo dritto per la nostra strada». Ci chiediamo come si possa tornare indietro, da una parte e dall’altra, dopo le dichiarazioni di fuoco dei giorni scorsi. D’Amore sorride: «Non ci si può sorprendere di nulla, certo qualcuno inevitabilmente farà una brutta figura». Nelle prossime ore se ne saprà di più, c’è una reale confusione e un quesito che sorge spontaneo: quale considerazione si ha degli elettori messinesi?

PROVINCIA, PRESIDENZA A LO MONTE? D’ALIA NON E’ CONVINTO…ultima modifica: 2008-05-12T14:45:45+02:00da leonedilipari
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