Eolie, Totani&Delfini

mblasipiccola1.jpgMonica Blasi

Scusate se mi intrometto ma l’argomento mi è caro! Vorrei commentare il dibattito “Una volta si pescavano i totani..”
Sono una biologa e studio da 10 anni le popolazioni di delfini nelle acque delle isole Eolie. Vorrei dirvi che i delfini ci sono sempre stati nei nostri mari e che, da che esiste l’uomo, questi animali, per loro natura, hanno sempre interferito con le attività di pesca spesso depredando reti e diminuendo la resa del pescato, ma in alcune aree della terra addirittura collaborando con i pescatori per pescare meglio a reciproco vantaggio. Tuttavia questo fa parte del mestiere del pescatore, considerare questo fattore a volte perturbativo nel bilancio economico complessivo, come un banchiere che oggi investe in azioni talvolta redditizie e talvolta non redditizie, avendo sempre il rispetto della risorsa di cui dispone a fini economici perché se questa esaurisce anche il suo lavoro finisce. E non per questo se un altro banchiere è più bravo di noi a fare soldi lo eliminiamo, spaventiamo e perseguitiamo.

Comunque posso assicurarvi che i delfini non sono assolutamente aumentati in numero, anzi dai nostri dati scientifici emerge che stiano diminuendo e che in realtà gli animali che interagiscono con gli attrezzi da pesca sono sempre gli stessi che in una situazione di carenza generale di risorse ittiche hanno aumentato la loro ricerca di cibo opportunistico incrementando l’interazione con reti e totanare. VI spiego meglio, se il cibo è tanto oggi vado a caccia e magari domani al supermercato (rete, totanara), ma se il cibo scarseggia meglio che io vada sul sicuro e quindi sempre al supermercato piuttosto che sprecare inutili energie alla ricerca di cibo. Allo stesso modo, se si è in tanti è più facile adottare strategie di alimentazione complesse che richiedano un numero grande di delfini che collaborino tra di loro per addensare un banco di pesci per catturarne qualcuno da mangiare, ma se si è in pochi animali è più facile andare al supermercato dove sono sicuro che almeno un pesce riesco a mangiare e faccio meno fatica.

Rispetto i pescatori e il loro mestiere con tutta me stessa….ma non condivido l’attribuire ai delfini il motivo dello scarso pescato. Quando ero bambina andavo a pesca con i pescatori di totani e tutte le sere di luna piena vedevo i delfini…nonostante questo pur pescando con un solo attrezzo totanara tornavamo a casa con due cassette di totani….ora questo è un sogno lontano… Concludo infine spiegandovi che di delfini non sono pesci che fanno migliaia di uova come un tonno o un pescespada ma mammiferi con un apparato riproduttivo come il nostro umano o come quello di un elefante o di un cavallo. Considerate che una femmina di delfino diventa riproduttiva a circa 8-10 anni di età e che fa un solo piccolo alla volta tenendolo nella sua pancia per 12 mesi e allattandolo dalla nascita fino anche a 6 anni di età. Il piccolino impara piano piano a pescare da solo e con il gruppo fin quando, se è femminuccia rimane nel gruppo familiare mentre se è maschietto lo lascia per cercare nuovi compagni con cui trascorrere la sua vita.

La femmina fa mediamente un piccolo ogni 2-3 anni ed è per questo che il tasso riproduttivo di questi animali è bassissimo. Inoltre se ne vedete tanti tutti insieme a volte è perché nelle isole eolie sono presenti due specie di delfini: il tursiope, un delfino grosso tutto grigio che vive in branchi piccoli principalmente sotto costa e la stenella striata, un delfinino più piccolo che vive in branchi più grossi e più distante dalla costa. La stenella striata dunque è più comune e vivendo in branchi grossi, anche se spesso sono sempre gli stessi branchi che incontrate, è più facile da vedere ed incontrare. Vi sembra che ce ne siano a migliaia a volte ma in realtà sono sempre gli stessi branchi di una cinquantina di individui. Ma il problema è soprattutto per la popolazione di tursiope che si è ridotta notevolmente in questi anni. Gli animali che incontrate sono sempre gli stessi e tutti vecchi (vivono mediamente 40 anni) e il numero di piccoli nuovi nati è bassissimo.

Nel mondo stanno sperimentando molti sistemi per ridurre il conflitto tra delfini e pesca attraverso una sana e armoniosa collaborazione tra ricercatori e pescatori per venire incontro alle esigenze di tutti, i pescatori, che devono continuare a pescare per poter vivere e i biologi che devono continuare a studiare i delfini per apprendere sempre di più su queste specie di cui si sa ancora molto poco…prima della loro scomparsa sulla terra. Tra i sistemi che vengono sperimentatici ci sono dispositivi acustiche che vengono applicati alle reti e che potrebbero scacciare e allontanare i delfini dalle reti, o nuovi materiali per fare reti più resistenti con la stessa resa di pesca.

Concludo ancora dicendo che ho immenso rispetto per il vostro mestiere ma non è evitando il problema o chiedendo provvedimenti contro i delfini che si potrà risolvere, ci vorrà uno sforzo maggiore da parte di tutti, pescatori e biologi per raggiungere un equilibrio. Ripeto biologi, e non ambientalisti. Gli ambientalisti sono spesso politici che fanno battaglie e leggi spesso inadeguate e prive di conoscenze nel settore dettate da puri ideali e non da dati scientifici. A volte è colpa loro se noi biologi non siamo presi sul serio e veniamo etichettati come una minaccia per i pescatori. Sarebbe bello poter anche sederci a tavolino insieme e discutere dei problemi comuni per trovare accordi e compromessi da proporre alle autorità locali e nazionali.
Vorrei un giorno potermi sedere al tramonto ed essere sicura che i delfini passino qui davanti al molo e allo stesso tempo godere e mangiare dei pesci e dei totani pescati dai pescatori delle isole….

Eolie, Totani&Delfiniultima modifica: 2013-04-22T14:46:00+02:00da leonedilipari
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