Un colpo alla botte e uno al timpagno. Meteo di lunedì 2 settembre.
La simanata si appresenta né carne né pesce e quindi, visto che, in mancanza di carne e pesce, possiamo mangiare solo ramurazzi e scorci i fave, vediamo come siamo combinati. Domani, con una temperatura mai superiore ai 26 gradi, il cielo è tutto il giorno cummigghiato e ha il rummulio facile. Si sentono troni di lontano poi si comincia a vedere qualche lampo in lontananza. Ricordo agli scordosi (perché già l’invernata dell’anno passato ve lo spiegai) che avete la possibilità di stabilire se il malotempo si avvicina o si allontana. Quando vedete un lampo, contate i secondi. Quando sentite il tuono, fermatevi. Dopo dieci minuti fate la stessa cosa. Se tra lampo e tuono della seconda provata ci sono meno secondi allora vuol dire che il malotempo si avvicina. E quanto è distante lo potete stabilire pure, visto che il suono nell’aria viaggia a 330 metri al secondo (circa quasi). Quindi se tra lampo e trono (che naturalmente partono uguali ma la luce viaggia a 300 mila chilometri al secondo) passano sei secondi vuol dire che il malotempo è a circa due chilometri da voi. Il discorso si complica se i lampi (e di conseguenza i tuoni) sono assai e il malotempo è molto lontano perché in quel caso vi verrà difficile stabilire a quale lampo appartiene il trono che fa partire la vostra misurazione. Ma insomma, se non avete un beneamato da fare, misurare la distanza del temporale è un modo divertente di tornare picciriddi e passarvi il tempo. Io ci insegnai tutte cose a Nika e quella abbaia quando c’è il lampo che io faccio partire il cronometro.