di Salvatore Leone

Ed ancora, se non bastasse è arrivata anche ISEE. Non è un marziano ma semplicemente l’ indicatore di situazione economica equivalente. Servirà a delimitare e ridurre chi ha diritto e chi no alle prestazioni sociali gratuite a cominciare dai ricoveri nelle strutture per gli anziani. Il bello,anzi il brutto, è che la norma colpisce le donazioni degli immobili con effetto retroattivo sino a tre anni precedenti alla richiesta di assistenza nelle strutture sanitaria.In poche parole per misurare l’ISEE si terrà conto nella valutazione patrimoniale, anche delle donazioni retroattive. Se vi siete spogliati di un immobile donandolo ai figli, ai fini della valutazione economica (ISEE) si terrà conto anche della donazione degli immobili. Ed ancora, se i redditi non sono sufficienti a pagare la quota di retta mensile, saranno i familiari “civilmente obbligati” a pagare le spese di degenza. Non si è compresa la fretta del governo ad adottare i nuovi parametri ISEE e di introdurre il valore degli immobili nel computo della “ricchezza”. Strategia politica per risparmiare a spese del ceto medio. Quando il governo vuole colpire i poveri non guarda in faccia nessuno. I poveri così rimangono sempre più disperati ed i potenti sempre più potenti, mentre la ricchezza delle famiglie (come mentalità di risparmio del ceto medio) va ad impoverirsi progressivamente sempre di più. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, con la tecnica del “aumentare il valore delle proprietà sulla carta per aumentare le tasse nella realtà”.
Baciamo le mani subito prima che venga impoverito anche il gesto.