Da Brolo in linea Giuseppe Pizzino

gpizzino.jpgdi Giuseppe Pizzino

Abito a Brolo, 53 anni, sposato, tre figlie, progettista. Ho fatto l’imprenditore in Sicilia dal 1977 al 2010, quando ho dovuto mettere in liquidazione prima e chiudere dopo le aziende dove hanno lavorato costantemente circa 300 dipendenti.
In 34 anni d’attività le mie imprese hanno prodotto € 700 milioni e corrisposto retribuzioni per € 300 milioni. Mai fatto lavoro nero o sotto salariato.

Ritengo questo primato, oggi, difficilmente migliorabile in Sicilia.
Dopo la chiusura delle aziende mi sono dedicato allo studio e alla ricerca, in particolare, collaborando con le facoltà di agraria delle università di Catania e Reggio Calabria.
Ho contribuito sia economicamente che operativamente al progetto di ricerca scientifica “la reintroduzione della coltura del cotone in Sicilia”, chiusosi a ottobre scorso dopo due anni di lavoro con risultati eccezionali.
In contemporanea ho studiato i conti della Regione Siciliana e approfondito le mie conoscenze sulle opportunità che lo Statuto Speciale della nostra Regione permette soprattutto in materia economica e finanziaria.

Ho scritto un libro titolato “Progetto Sicilia”, dove spiego come utilizzando uno strumento qual è la moneta regionale, complementare al sistema monetario delle banche centrali europee,
sia possibile reperire le risorse necessarie per finanziare gli investimenti strategici che darebbero lavoro a 250.000 disoccupati siciliani.
Questo consentirebbe di riequilibrare: il gap infrastrutturale rispetto al resto d’Italia; la differenza del numero degli occupati rispetto al tasso di attività;
il reddito disponibile delle famiglie da € 13.000 a € 18.000, riportando questi indicatori nelle medie nazionali;
infine, il pil regionale, che crescerebbe nel 2014 da € 82 a 96 miliardi, pari a circa un punto percentuale del pil Nazionale.  

Introduzione a Progetto Sicilia. E ‘uno studio, elaborato da Pizzino, attraverso il quale si vuole suggerire un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile per la Sicilia.

Il fine del programma è il lavoro: creare la massima occupazione.

Lo strumento da utilizzare per raggiungere l’obiettivo è un sistema monetario regionale complementare al sistema delle banche centrali europee che consenta di recuperare le risorse finanziarie necessarie per realizzare gli investimenti infrastrutturali e strategici.

Il progetto fornisce una documentata rappresentazione della situazione reale, dalla quale è facile rilevare come non sia più possibile evitare, per via convenzionale, il degrado, la povertà, e la nuova migrazione, soprattutto giovanile. Si è individuato il problema specifico e contingente nella mancanza di liquidità, irrisolvibile con l’attuale sistema monetario, quindi, occorre adottare subito una moneta complementare.

La moneta complementare è una divisa territoriale che da risalto al concetto di filiera corta, di crescita sostenibile. Essa nasce libera dal vizio del debito e dell’interesse, ha funzione di strumento di scambio e di pagamento, e rende improbabile la formazione di una riserva di valore.Lo studio fornisce la soluzione al problema individuata attraverso l’impiego del binomio inscindibile rappresentato dalla Terra (Sicilia) e dal Lavoro (Siciliani). Terra, lavoro, solidarietà, un distretto economico e solidale per consentire la crescita e lo sviluppo sostenibile nell’Isola. Il lavoro, la piena occupazione di quanti sono in cerca di occupazione, consentirà di raggiungere il benessere comune.

Infine, si spiega come l’utilizzo di questo strumento non convenzionale, quale è il sistema monetario siciliano complementare può permettere di raggiungere questo obiettivo nel pieno rispetto di ogni legge e/o norma Europea, Nazionale e Regionale.

http://www.canalesicilia.it/progetto-sicilia-uno-studio-attraverso-il-quale-si-vuole-suggerire-un-percorso-di-crescita-e-di-sviluppo-sostenibile-per-la-sicilia/

Progetto Sicilia è un’associazione di promozione sociale il cui scopo è la promozione, così come previsto dall’articolo 12 dello Statuto speciale della Regione Siciliana, di Progetti di Legge di iniziativa popolare nell’interesse della Sicilia e dei siciliani.

La finalità è la concreta proposta e non la sterile protesta.

Da oggi in avanti, in Sicilia, la parola passa ai Siciliani, che attraverso l’utilizzo di questa norma di Legge, di valore Costituzionale, avranno la possibilità di proporre e pretendere che si realizzi quanto Loro ritengono sia più giusto nell’interesse della Sicilia e degli stessi Siciliani.

I novanta deputati regionali, la giunta di governo, il Presidente della Regione, non dovranno fare altro che prendere atto della volontà del popolo siciliano e legiferare in tal senso, senza alcun tentennamento.

Non importerà la loro appartenenza partitica che siano bianchi, rossi, gialli, verdi, nero o azzurri, importerà solo che quali dipendenti del Popolo Siciliano eseguano quanto il loro datore di lavoro riterrà sia migliore per la Sicilia e per i Siciliani.

In pochi conoscono la potenzialità di quanto scritto dai nostri Padri Costituenti in quel lontano 15 maggio del 1945 quando nel formulare quell’importante documento chiamato Statuto speciale hanno voluto inserire l’articolo 12 che avrebbe trasferito la sovranità delle leggi direttamente anche al popolo sovrano.   

E’ venuto il momento che i Siciliani non solo lo conoscano ma che lo utilizzino.

I Siciliani devono anche sapere che ciò ha anche una motivazione storica poiché sin dalla Costituzione “inglese” del 1812 la presentazione di progetti di legge dei cittadini al Parlamento nazionale dell’isola è obbligatoria da parte dei rappresentanti del popolo, così come sin da quel documento si stabilì la circolazione di moneta siciliana in maniera complementare alle divise allora chiamate ‘straniere’. Noi quindi rinnoviamo la nostra storia proiettandola nel futuro.

Adesso è giunto il momento di rendere tutto questo realtà viva: incominciamo dal primo Progetto di Legge di iniziativa Popolare contro il degrado e la povertà che sta attanagliano la nostra Isola.

Il primo Progetto che permette di realizzare subito la piena occupazione in Sicilia.

Il Progetto di Legge perché venga adottato il sistema monetario regionale detto Grano complementare al sistema delle Banche Centrali Europee detto Euro.

Bastano solo diecimila firme per realizzare benessere e prosperità in Sicilia e noi questo lo realizzeremo.

Sarà il segnale fermo e deciso che è finto il tempo di prendere per i fondelli gli elettori.

“U divìrtimentu finìu”, per tutti!

Qui di seguito https://www.facebook.com/groups/267168936721132/files/

pubblichiamo il modulo per la raccolta delle firme a sostegno del Progetto di Legge di iniziativa popolare perché venga adottato il Sistema monetario Regionale detto Grano complementare al sistema delle Banche Centrali Europee detto Euro. Come previsto dall’articolo 12 dello Statuto, abbiamo la possibilità di esercitare l’iniziativa delle leggi mediante presentazione, da parte di almeno diecimila cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni della Regione. Ognuno può rendersi protagonista per realizzare benessere e prosperità. Scaricate il modulo. Compilate ogni riga con tutti i dati richiesti in modo chiaro e completo. Lasciate vuota la casella (N°), sarà nostra cura organizzare il numero progressivo dei firmatari. Dopo aver completato inviate gli originali all’associazione all’indirizzo sotto indicato. Sarà un piacere ricevere i vostri moduli e inviarvi una moneta rappresentativa Grano quale attestato di partecipazione all’iniziativa. Vi ricordiamo che saremmo lieti della vostra partecipazione alla A.P.S. Progetto Sicilia compilando la scheda di adesione in allegato.  Forza, cambiamo la Sicilia con i nostri Progetti di Legge! 

Da Brolo in linea Giuseppe Pizzinoultima modifica: 2013-11-12T16:37:00+01:00da leonedilipari
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