di Aldo Natoli

Trovandomi a passare dalla via  Portinenti ho avuto modo di scorgere la situazione disastrosa in cui versa l’omonima spiaggia. Eppure era un litorale molto frequentato. In molti ricorderanno le nuotate per appoggiare i piedi sulla cassa in marmo di San Bartolomeo, che giace sul fondale  a ricordo della venuta del Santo Patrono con un vascello carico di grano per sfamare i Liparoti dalla peste. Oggi l’uso della spiaggia sarebbe di  grande importanza per il turismo dal momento che nella zona esistono parecchie strutture ricettive. Non disponendo della dovuta professionalità per sentirmi un esperto in problemi portuali ho fatto appello allo “Studio delle rade di particolare interesse delle isole del Comune di Lipari” commissionato nel 1979 dal Comune di Lipari allo Studio Volta di Savona. Ed a proposito della spiaggia di Porto delle Genti leggo  che: “racchiusa fra due Punte, è una tipica spiaggia a regime trasversale, che si mantiene in equilibrio con l’apporto di materiale sufficiente a compensare la reciproca abrasione dei granuli”, e che “per un avanzamento di circa 10 metri è necessario un versamento di materiale da ripascimento di appena 12.000 mc.”. Si tratta quindi di un fabbisogno molto modesto. Ed allora mi sento di lanciare un appello all’Amministrazione Comunale affinché compia i dovuti passi presso la Capitaneria di Porto per consentire già dall’imminente autunno che il materiale proveniente dagli scavi possa essere versato nell’arenile  in modo che, opportunamente spianato,  per la prossima estate sia perfettamente fruibile. A costo zero, e con un po’ di buona volontà, si potrebbe restituire ai cittadini ed ai turisti la suggestiva spiaggia di Porto delle Genti.