Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italia. Lipari. “Accogliamo i vivi”. Giornata di commemorazione. Solidarietà al sindaco di Lampedusa

mgiorgiannipiccola.jpgLipari – Il sindaco Marco Giorgianni ha inviato una lettera al primo cittadino di ansa.jpgLampedusa, Giusi Nicolini, per esprimerle solidarietà. “Apprendiamo con sgomento quanto accaduto nella tua isola – ha scritto – tutti i nostri problemi, per quanto grandi, sono imparagonabili a questa tragedia che si è appena consumata e che rappresenta il culmine di una problematica irrisolta. A nome di tutti i cittadini di Lipari esprimo la piena e sentita solidarietà con la speranza e l’auspicio che lo Stato ti assista e trovi le adeguate soluzioni affinché si ponga fine a questa inarrestabile catena di morti”.
Un’abitante di Lipari, Ornella Costanzo, propone di chiedere all’Europa che l’isola eoliana diventi centro di accoglienza dei richiedenti asilo, come hanno fatto in passato Riace, in Calabria, e Celleno, nella Tuscia, dove le famiglie hanno accolto bambini arrivati sulle coste italiane.

mloschiavo.jpgdi Massimo Lo Schiavo*

Apprendiamo con sgomento della nuova tragedia che ha colpito la tua comunità che voglio definire, la nostra comunità di Lampedusa. Ti siamo particolarmente vicini con sentimenti di tristezza, di vicinanza ma ancor di più di rabbia per una comunità lasciata da sola a fronteggiare emergenze di siffatta portata. Questo nostro Stato e ancor di più questa Europa, immobili dinanzi ai tuoi numerosi appelli che da anni si susseguono, ci lasciano sgomenti. Desidero rinnovarti ancora una volta i sentimenti di vicinanza da parte di tutte le isole minori della Sicilia che a te ed alla tua comunità guardano come a dei paladini di carità e di accoglienza. Con Affetto.

*Sindaco e Coordinatore Ancim Sicilia

– di Marco Giorgianni*

Dagli organi di stampa apprendiamo con sgomento quanto accaduto nella Tua Isola. Tutti i nostri problemi, peculiari in quanto Isola e per quanto grandi, sono imparagonabili a questa tragedia che si è appena consumata e che rappresenta il culmine di una problematica irrisolta. A nome mio e per conto di tutti i cittadini del Comune di Lipari esprimo la piena e sentita solidarietà con la speranza e l’auspicio che lo Stato ti assista e trovi le adeguate soluzioni affinché si ponga fine a questa inarrestabile catena di morti.

*Sindaco Comune di Lipari

aziinoavvpiccola1.JPGdi Alfio Ziino

Ipocriti. “Il latore della presente ha fatto quel che ha fatto su mio ordine e nell’ interesse dello Stato”. Era questo il testo del salvacondotto che il Cardinale Richelieu, primo ministro di Francia e tale nominato da Re Luigi XIII, aveva rilasciato a Mylady perchè assassinasse, o facesse assassinare, Lord Windsor, suo equipollente d’ Inghilterra pronto a schiacciar la Francia. “Peace, peace”, pace pace, fu l’urlo che Chamberlain, nel 1938 primo ministro inglese, lanciò dalla scaletta dell’ aereo che lo riportava in patria di ritorno dalla conferenza di Monaco e che aveva scongiurato, all’ epoca, la guerra che inglesi e francesi volevano muovere alla Germania di Hitler dopo l’ annessione della terra dei Sudeti. Il Cardinale salvò la Francia. Chamberlain pose le basi per i trenta milioni di morti della seconda guerra mondiale posto che nel 1938 Hitler era ancora facilmente battibile. Tali sono, diametralmente opposte, le conseguenze che l’ uso, o il non uso, della forza producono. Il perchè di queste note. Son di questi giorni le stragi di clandestini annegati nelle nostre acque o in quelle del canale di Sicilia. E son tutti clandestini diretti in Italia. Non tentano di sbarcare nè a Malta, nè in Spagna, e ciò perchè da tali paesi son stati respinti con la forza. Sanno che in Italia vengono accolti; se non lo fossero, non verrebbero. Se annegano, a migliaia, lo devono a noi, non agli scafisti o agli onnipresenti mafiosi. Se li avessimo respinti anche noi, non si sarebbero imbarcati, consegnandosi, mani e piedi legati, ai trafficanti di uomini. Respingendoli avremmo molto probailmente causato dei morti, ma di certo non le migliaia e migliaia di cui si sa.
Son queste le decisioni che solo “uomini di Stato” sanno prendere, uomini che non solo non abbiamo, ma ai quali si affianca una pletora urlante di altri uomini, cattolici, sinistri e affini, che con le pene dei c.d.rifugiati fan fortuna e pure ci vivono. Le c.d. organizzazioni umanitarie dan lavoro e sono come i Carabiniari che, senza i ladri, non avrebbero ragione di esistere. Senza i rifugiati, questi rifugiati, la Boldrini non esisterebbe e, simbolicamente ma non solo, è lei la responsabile delle morti che oggi, ipocritamente, è la prima a piangere. A scanso di equivoci. E’ giusto che chi è perseguitato nel proprio paese cerchi di andar via, ed è doveroso da parte nostra accoglierlo. Ma ciò deve avvenire legalmente. Cheda asilo ad ambasciate e consolati che abbiamo sparsi per il mondo, non verrà certo respinto.
Oppure istituiamo una linea di traghetti, settimanale o che so altro, che dal Nord Africa dia gratuito trasporto a chiunque, ed a qualunque titolo, voglia venire in Italia, sia esso siriano, etiope, somalo, nigeriano o altro, senza richieder loro documenti, evitando controlli sanitari, non perquisendoli. Così facendo debelleremo gli scafisti e non avremmo più miriade di annegati. E gli italiani? chi se ne frega. Son Presidente della Camera dei Deputati e sono strapagata Dirigente dell’ ONU per la assistenza ai rifugiati al grido di accogliamo, accogliamo, accogliamo. Basta gridare, il resto non conta anche perchè, del resto, non ho neanche idea.
 
smaio.jpg– di Santino Maio
 
Questi poveri profughi che fuggono dalle guerre, dalla fame, dalle violenze, dalle malattie e cosi via, sono sfortunati, ma nella loro sfortuna si possono dire anche fortunati perchè approdano in SICILIA, dove L’OSPITALITA’, L’AFFETTO, L’AMORE E L’ACCOGLIENZA CHE TROVANO IN SICILIA non lo troverebbero in nessun altro posto d’EUROPA e del MONDO. NOI ITALIANI ED IN PARTICOLAR MODO I SICILIANI ED I MERIDIONALI SIAMO UN POPOLO CON TANTI DIFETTI MA ABBIAMO UN CUORE IMMENSO. In poche parole da patriota grido al mondo intero “SIAMO I MIGLIORI IN ASSOLUTO”.

ocostanzo.JPG– di Ornella Costanzo

Non ci sono parole per raccontare la tragedia in corso a Lampedusa. Non voglio lasciare spazio alla rabbia e alle accuse, ma credo che sia il momento di agire.
Molte sono le attestazioni di vicinanza al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, da parte di tanti sindaci siciliani e italiani che propongono di accogliere i morti nei loro cimiteri.
Faccio appello al Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, accogliamo i vivi! 
Facciamo come Riace in Calabria e Celleno (VT). Lipari può chiedere all’Europa di diventare centro di accoglienza dei richiedenti asilo, come hanno fatto questi due piccoli paesini.
Riace è rinata dopo il progressivo abbandono dei decenni precedenti e i rifugiati hanno ricostruito il paese. 
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Celleno nella Tuscia ha accolto nelle sue case bambini da tutto il Mediterraneo. 
Pensiamo alla ricchezza in termini di crescita, solidarietà e scambio per i nostri figli, in un’Italia redarguita proprio ieri dall’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole di Intercultura, con queste parole :
“I ragazzi italiani così chiusi al mondo”.
Chiedo anche a chi fosse a conoscenza di programmi di supporto, volontariato e a chi fosse in contatto con Lampedusa di voler diffondere informazioni per poter dare aiuto, adesso, ma soprattutto dopo, quando i riflettori dei media su questa triste storia si saranno di nuovo spenti.
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La misura perché il Comune di Lipari possa accogliere i rifugiati appartiene al Ministero degli Interni e all’ANCI e si chiama SPRAR. Qui il link:
Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italia. Lipari. “Accogliamo i vivi”. Giornata di commemorazione. Solidarietà al sindaco di Lampedusaultima modifica: 2013-10-05T09:14:14+02:00da leonedilipari
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