PALERMO, BERLUSCONI ALL’ATTACCO…

8c41d27ee6f91367545ecffff4b547b5.jpg Ragazze pon pon, una banda musicale, pullman provenienti da tutta la Sicilia, bandiere bianche con il simbolo del Pdl, bandiere con il logo dei circoli di “iniziativa riformista” di Carlo Vizzini ed una sala di circa 5000 posti a sedere con tre maxi-schermi e diversi striscioni: così questa mattina alla Fiera del Mediterraneo di Palermo i sostenitori del Pdl hanno accolto Silvio Berlusconi. Nei viali della Fiera anche un trenino con le bandiere del “Popolo delle Liberta Berlusconi Presidente”. Quella di Palermo è la prima tappa siciliana di Berlusconi che nel pomeriggio si sposterà a Catania.

Il Cavaliere ha esordito con una battuta sulla recente polemica con il ministro Amato: “La questione delle schede elettorali non l’ho sollevata io. Non è una mia iniziativa. Sono stati loro, quelli del Pd. Due giorni fa è stato Dario Franceschini a chiamare Gianni Letta per avvisarlo del problema”. Ai cronisti che gli chiedevano se vi fosse ancora tempo per modificarle, Berlusconi ha risposto annuendo: “C’è tutto il tempo necessario”. “E poi Amato dice che io ho paura… ma come fa?”.

“Utilizzeremo tutti i nostri voti contro la mafia”, ha detto Berlusconi iniziando il suo intervento alla Fiera del Mediterraneo. “Ricordo – ha aggiunto – che durante il nostro governo è stato catturato un grande capomafia”. Poi immancabile ironia in merito ad un cartello esposto sulle tribune che recitava: “Silvio, Santo subito”. “Santo potrei esserlo, subito preferisco di no”.

“Avevamo quasi creduto che il Pd sarebbe andato da solo. Oggi invece vediamo che ci sono al suo interno scazzottate tra mangiapreti e baciapile”. Così, analizzando l’intesa tra i Radicali di Emma Bonino e i Teodem della Margherita, nello stesso partito, il Pd, Silvio Berlusconi attacca il partito di Walter Veltroni. “Tra i candidati del Pd – ha continuato – ci sono tutti i ministri del governo Prodi che continuano ancora a fare danni, come nella vicenda dell’Alitalia”.

“Essendo laureato in fiction, Veltroni ha avuto molto tempo di andare al cinema che io conosco meno. Ma alla fine questa campagna elettorale del Pd mi ricorda tanto quelle scritte che compaiono alla fine dei film: ‘le vicende raccontate dalla storia non fanno riferimento a fatti realmente accadutì “. Il candidato premier del centrodestra sottolinea che però “gli effetti speciali sono finiti”.

“Oggi – prosegue – stiamo molto più tranquilli rispetto all’inizio di questa campagna elettorale. All’epoca si era presentato un giovanotto, Walter Veltroni, e ci aveva raccontato delle cose a cui all’inizio avevamo creduto. Parlava di una sinistra nuova, socialdemocratica, europea. Abbiamo pensato, meglio tardi che mai, ma lo stesso missionario che aveva annunciato quelle cose è venuto meno alla parola data”.

“Vi ricordate di Pasqualino settebellezze? Ora io parlerei di Walterino Settedoppiezze: è domenica mattina, ormai siamo andati tutti a messa, e possiamo ridere tutti un po”. Silvio Berlusconi, dal palco di Palermo, ha attaccato il candidato premier del Pd ricordando una dopo l’altra “le doppiezze”  circa i comportamenti dell’ex sindaco di Roma. 

Una dopo l’altra Berlusconi ha elencato le occasioni in cui l’ex sindaco di Roma avrebbe detto una cosa e fatta un’altra. “Aveva detto che voleva fare la legge elettorale – attacca Berlusconi – e poi non si sono messi d’accordo. Volevano discutere con noi del tesoretto, ma poi si è visto che questi soldi non ci sono mai stati. Quindi le doppiezze in campagna elettorale quando ha detto che sarebbe andato da solo e abbiamo visto che si è alleato col peggio del peggio. Infine ha parlato di diminuzione dei costi della politica, ma non gli è andata bene nemmeno quella visto che riceve due stipendi da tantissimi
anni…”.

“Abbiamo sette-otto punti di vantaggio, in questi tempi non posso dire aumenteremo, ma vinceremo”, ha aggiunto Berlusconi parlando poi anche del Ponte: “A Raffaele Lombardo devo dei ringraziamenti e una risposta: il ponte sullo stretto si farà”.

“Sia chiaro – ha spiegato poi Paolo Bonaiuti al termine del comizio – che quando il presidente dice che non possiamo dire che lo scarto non è aumentato, lo fa perchè da alcuni giorni non è possibile diffondere i sondaggi. Non si intende, invece, che lo scarto sia rimasto immutato”.

PALERMO, BERLUSCONI ALL’ATTACCO…ultima modifica: 2008-04-06T14:24:52+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo