Lipari, giornata di metà agosto, ore 12 circa, una piccola cerimonia per la consegna di un’ambulanza si svolge in pieno corso Vittorio Emanuele alla presenza delle Autorità; presenti: il ministro D’alia, il Sindaco di Lipari e la sua band, vigili urbani ed esponenti delle forze dell’ordine. Le Autorità, sfidando il gran caldo, stringono mani, elargiscono sorrisi compiaciuti, declamano discorsi e rilasciano interviste. Ad assistere all’evento un piccolo assembramento. Tra gli spettatori, poco dietro al sindaco ed al ministro, a poco più di un metro, un uomo, molto probabilmente un turista mordi e fuggi, che indossando solo un costumino e imbracciando una borsa guarda con curiosità l’evento. Il trasgressore probabilmente ignaro della discussa e strombazzata ordinanza del sindaco, rimbalzata fino all’attenzione dei media e dei i tg nazionali, che vieta di camminare per le strade principali dell’isola in costume, se ne sta con la sua panza imponente ad assistere incuriosito per una decina di minuti e poi si allontana inosservato e non punito.
Qualcuno potrà obiettare che anche se il contesto era pieno di “controllori” una svista può capitare. E’ vero: disdicevole, ma possibile.
Altro discusso intervento di questa amministrazione: la viabilità di Canneto. Possiamo definire una svista anche le decine di macchine che tutti i pomeriggi di agosto ( parlo solo dei pomeriggi, perché non sono mai stato a Canneto di mattina) stavano in bellavista nel lato spiaggia del lungomare di Canneto? Un tratto di strada che, mi dicono, il Sindaco percorre tutti i giorni per una sua parte. Per due volte, percorrendo con il bus tratto di strada che va dalla piazza di san Cristoforo e il campeggio di unci, mi sono preso la briga di calcolare le auto parcheggiate in divieto di sosta: una volta ne ho contate 48 ( QUARANTOTTO) e un’altra volte 62 ( SESSANTADUE ). Su nessuna di queste macchine si intravedeva una sanzione.
E’ possibile che quelle auto siano state sanzionate tutte o in larga parte e in questo caso l’incasso delle multe per il comune schizzerà verso l’alto, permettendo di abbassare la pressione fiscale alla popolazione; oppure che il Sindaco e i suoi amichetti, evitando qualsiasi clamore, la sera passassero per le case dei trasgressori e li sculacciassero. Chissà?
Potrei continuare con altre “istantanee” ma credo che queste “fotografie” rappresentino efficacemente il modo di amministrare al comune di Lipari. Un gruppo di persone sempre pronte ad esibirsi nelle manifestazione e nelle processioni, ma distratti nell’esercizio dell’amministrazione e nemmeno capaci di far rispettare le regole che loro stessi hanno predisposto.
L’impressione è che il Sindaco e i suoi accoliti abbiano frainteso la loro “mission” e pensino che amministrare significhi prendere lo stipendio a fine mese per sfilare sorridenti, impettiti e benedicenti nelle processioni-manifestazioni. Esibizionismo che contrasta palesemente con la sbandierata “riservatezza” rivendicata da questa amministrazione. Una riservatezza che, nonostante la presenza al Comune di un addetto stampa e di un portavoce del sindaco ,sembra figlia di una assoluta mancanza di atti da comunicare che di un tratto caratteriale.