LEGAMBIENTE, “UN PIANO PER LE ANTENNE”

 

rpiero.JPGdi Piero Roux*

Legambiente, a tutela dei cittadini eoliani e soprattutto dei residenti ed abitanti  nelle unità immobiliari limitrofe antenna.jpg alle zone oggetto dell’installazione di stazioni radio base per telefonia mobile ( contrada Capistello, P.zza Ugo S.Onofrio, zona “hotel Filadelfia, zona adiacente “Mega parcheggio”, dichiara  la ferma contrarietà per la scelta dei luoghi che cadono all’interno dell’area urbana in quanto ritiene che: 

 

1) le leggi e i pareri sanitari esistenti ad oggi fanno esplicito richiamo ad un “principio di cautela” secondo cui l’esposizione per la popolazione residente a onde elettromagnetiche dovrebbero essere di gran lunga inferiori ai limiti del decreto 381/98 attualmente in vigore, ad esempio:

 

– l’art. 32 della Costituzione Italiana (diritto alla tutela della salute dei cittadini),

 

– l’art. 174 del Trattato di Amsterdam (principio di precauzione);

 

– l’art. 4  comma 1 del Decreto 381/98 (principio di minimizzazione dell’esposizione della popolazione);

 

2) sulla base di studi scientifici ampiamente documentati tali installazioni potrebbe essere gravemente nocivi alla salute dei residenti; L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato che l’inquinamento elettromagnetico è uno dei 4 problemi mondiali sottolineando che si deve procedere all’esposizione al minimo rischio possibile (art. 1 Costituzione OMS, art. 32 Costituzione Italiana).
– Da studi effettuati (Richard Doll 4 marzo 2001) è risultato che sussistono rischi di leucemia infantile (in prossimità di elettrodotti), tumori celebrali ed altre patologie vivendo in prossimità dei campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenza.
– Molte riviste specializzate e notiziari della “fondazione italiana per la ricerca sul cancro” hanno evidenziato un significativo incremento di tali malattie.
– L’interazione tra campi elettromagnetici e l’uomo può causare danni al sistema biologico (sistema nervoso, sistema immunitario, sistema visivo), nonché disturbi del sonno e creare danni anche irreversibili alla salute.
– Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico hanno affermato che esiste la possibilità di rischio per la popolazione esposta cronicamente a questo tipo di radiazioni e per evitare un danno più rilevante sarebbe “doveroso non accordare permessi d’installazione di antenne all’interno di quartieri residenziali, sulle case, nelle vicinanze d ospedali e scuole”
.Essere esposti ad 1-1,5 volt/metro vuol dire essere 2 o 3 volte sopra la soglia di rischio (0,5v/m).

 

 

3) il problema non attiene al fatto che siano o meno misurati i limiti di attenzione da inquinamento elettromagnetico, ma alla compatibilità tra destinazione urbanistica e un’attività che altera in modo significativo l’ambiente, assoggettando la popolazione alla esposizione a radiazioni in maniera indifferenziata, costante e inconsapevole; se pur di modesta entità, le emissioni irradianti sono diffuse e continue e determinano un’alterazione dell’habitat naturale della zona.

 

 

Legambiente chiede – a Codesta Spett.le Amministrazione Comunale:

 

– di predisporre “un piano delle antenne” affinché si arrivi ad una immediata delocalizzazione delle stesse in zona appropriata ed ubicata fuori dal centro urbano.

 

– di adire contro gli organi di controllo – Arpa, Assessorati provinciali e regionali e Sovrintendenza, qualora i loro pareri entrano in contrasto con gli interessi e la salute degli eoliani,

 

Legambiente si riserva di adire le vie legali – costituendosi parte civile – per richiedere i danni alle Amministrazioni che hanno rilasciato i permessi,  compresa quella Comunale – nell’ipotesi dell’insorgenza- in ogni singolo cittadino eoliano – di patologie dovute all’esposizione dei campi elettromagnetici.

 

 

* Responsabile Legambiente Lipari

 

LEGAMBIENTE, “UN PIANO PER LE ANTENNE”ultima modifica: 2008-11-11T06:33:28+01:00da leonedilipari
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