Abusivismo edilizio, procura generale sul piede di guerra

atribunalebarcellona.jpgIniziativa pilota della Procura generale in cui verranno coinvolti gli uffici di Messina, Barcellona, Patti e Mistretta. bnatale21.jpgDenominatore comune delle nostre Procure: “Insieme contro l’abusivismo edilizio” nella provincia messinese. Ricordiamo che son ben 533 i casi di abusivismo riconosciuti a Messina e nella sua provincia.
La conduzione sarà affidata alla Procura generale di Messina, che monitorera’ questo tavolo permanente. Per la prima volta si avrà una mappa dell’abusivismo più grave in tutta la provincia. Questo il punto fondamentale e fortemente innovativo dei due protocolli d’intesa che saranno siglati a gennaio, dopo una fase di studio e programmazione che è già avvenuta tra il procuratore generale Franco Cassata e il procuratore capo di Messina Guido Lo Forte.
I due punti in accordo sono di differente “impegno”. Il primo riguarda la Procura generale e le procure di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e Mistretta, quindi i capi degli uffici Guido Lo Forte, Salvatore De Luca, Rosa Raffa e Luigi Patronaggio. Il secondo protocollo riguarda da un lato la Procura generale e le Procure competenti per territorio, e dall’altro tutti i comuni interessati.
Il piano di programmazione vedrà impegnati per quattro giorni tutti i soggetti interessati tra l’11 e il 14 gennaio nell’aula magna della Corte d’appello, al Palazzo di giustizia di Messina. Nel corso di questi giorni verrà siglato il protocollo d’intervento tra la magistratura e i comuni che saranno intervenuti, già tutti invitati a partecipare dalla Procura generale. L’11 gennaio sarà la volta di Messina e dei comuni di Antillo, Furci Siculo, Giardini Naxos, Nizza, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Saponara, Taormina, Alì Terme, Castelmola, Gaggi, Graniti, Pagliara, Rometta, Santa Teresa di Riva, Spadafora, Torregrotta, Villafranca Tirrena. Il 12 gennaio interverranno l’amministrazione di Barcellona e quelle di Furnari, Milazzo, Pace del Mela, S. Marina Salina, Tripi, Lipari, Mazzarrà S. Andrea, S. Lucia del Mela, S. Filippo del Mela, Terme Vigliatore.
Il 13 gennaio sarà la volta di Patti, Alcara Li Fusi, Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, Naso, S. Agata Militello, Torrenova, Acquedolci, Caronia, Falcone, Militello Rosmarino, Raccuja, San Fratello, Tortorici. Infine giorno 14 sarà la volta di Mistretta, Caronia, S. Stefano di Camastra e Tusa.
Il primo punto del protocollo è fondamentale: «I Comuni su cui insistono manufatti abusivi procederanno a loro cura e spese alla demolizione degli stessi anche per conto dell’Autorità giudiziaria, in relazione ai quali sia già intervenuta sentenza definitiva e disattesa l’intimazione amministrativa all’abbattimento».
Le strutture da demolire saranno individuate in sinergia Procura-Comune interessato sulla base di una priorità d’intervento suddivisa in 5 fasce: 1) opere non complete realizzate in zone di inedificabilità assoluta; 2) opere complete realizzate in inedificabilità assoluta; 3) opere non complete realizzate in zone di inedificabilità relativa; 4) opere complete realizzate in zone di inedificabilità relativa, ma non destinate a residenza abituale; 5) tutte le altre opere abusive, a partire da realizzazioni “ex novo” in centri abitati, rispetto a quelle in zone periferiche, e rispetto agli ampliamenti di preesistenti edifici, con precedenza dei manufatti più consistenti.
Altro passaggio chiave: l’esecuzione delle opere di demolizione ad opera dei Comuni dovrà avvenire entro 8 mesi dalla scadenza del termine di 90 giorni assegnato al proprietario con il provvedimento di ingiunzione.
Una risposta importante contro l’abusivismo.

Abusivismo edilizio, procura generale sul piede di guerraultima modifica: 2009-12-16T18:14:17+01:00da leonedilipari
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