LIPARI – Divampano le polemiche nell’isola dopo che sono state diffuse le notizie sui nuovi spropositati aumenti che vorrebbero far scattare la giunta Bruno e la maggior parte dei consiglieri di maggioranza sia per l’acqua che per i rifiuti.
Si è detto della spazzatura, soffermiamoci sull’approvvigionamento idrico. Da diverse settimane ci sono le zone alte di Lipari senza una goccia d’acqua. In qualche caso viene razionata nell’arco della settimana. A dire il vero la penuria di acqua si registra anche in alcune zone di Lipari centro.
Ora per tutta risposta si parla di voler raddoppiare il costo dell’acqua.
“Ma come è possibile – si chiedono i cittadini che abitano a Pianoconte, Quattropani, Monte Gallina, Lami… – che queste zone non vengono erogate regolarmente, ma se vogliamo l’acqua con l’autobotte la dobbiamo pagare a peso d’oro e arriva puntualmente? Non è un mistero. Uno dei tanti misteri di quest’isola?”.
Ricordiamo che il dissalatore dovrebbe fornire a pieno regime 4500 tonnellate di acqua al giorno, ma un giorno si e uno pure, è sempre guasto e funziona quasi sempre con un modulo.
Il servizio idrico – quindi – a “furor di popolo” viene integrato con le navi cisterna della società “Marnavi”, del gruppo Jevoli di Napoli. E lo Stato – pensate – spende quasi 15 milioni di euro l’anno.
E a Quattropani, a Pianoconte, Lami e Monte Gallina l’acqua manca quasi sempre. Anzi, no con l’autobotte arriva.
C’è qualcosa che non va. I misteri di Lipari…
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