BANCHE E PRIVACY

b93518082f760c0134be0aae5c6e159b.jpgPochissimi italiani sanno quanto scriviamo a proposito della “PRIVACY”.
Scandalizzati dai dati dei reditti finiti in rete, cerchiamo di risalire invece a quanto ogni cittadino italiano ha firmato per contratti bancari e assicurativi con i rispettivi enti fornitori di detti servizi.
Proviamo ad immaginare dove il supporto cartaceo ( pratica) di una polizza assicurativa o di un fido bancario viene custodito con relative corrispondenze, spesso e volentieri molto riservate.
Velocemente diremo: tutti presso gli archivi della compagnia d’assicurazione e presso la banca.
Non è così.
La politica del risparmio sui costi ha portato “i signori del facile guadagno” a buttare letteralmente fuori dalle loro sede gli archivi ed affidare a terzi la relativa gestione, compresi i famosi dati sensibili. Apposite società, con personale assunto con contratto di precariato o affidato a coperative, leggono, consultano, archiviano i documenti che noi affidiamo invece ai settori assicurativi e bancari.Vecchi capannoni pullulano di carta con tutto quanto di più intimo e riservato abbiamo dato in giro con la massima fiducia a chi ci garantiva serietà. E’ come affidare le chiavi di casa a sconosciuti.
Lo scandalo della notizia è che i responsabili sanno e fanno finta di non conoscere.
Facciamo un paio di esempi:
Il sig. Rossi assicura i suoi quadri, le sue automobili, la sua villa, il suo elicottero, i suoi gioielli e quanto altro.
Tutto viene riportato su un documento cartaceo che dovrebbe finire nella sede della compagnia e i dati gestiti da personale della compagnia d’assicurazione. Invece la filiera prende una strada diversa, una sede diversa, personale diverso.
Lo stesso discorso vale per un contratto di fido o di mutuo, o di cassette di sicurezza, di conti correnti e quanto altro.
Si rasenta l’illegalità in quanto nessun cliente ha mai firmato una liberatoria per far custodire all’esterno i propi documenti e sopratutto da personale estraneo.
Esiste anche una perdita di libertà per privazione di fiducia.
Ultimamente anche gli ospedali stanno percorrendo questa strada per la custodia di cartelle cliniche e lastre radiologiche.
Il tutto si chiama gestione archivi conto terzi, ma gli addetti ai lavori li chiamano gestione archivi contro terzi.
Poveri noi. Archiviate, archiviate, che alla fine qualche cosa troverete…..
Prof. Pizzetti, se ci legge, batta un colpo.
BANCHE E PRIVACYultima modifica: 2008-05-10T17:19:26+02:00da leonedilipari
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