CESARE MERIGO, IL POETA CHE SI ISPIRA ALLE EOLIE

1828698966.JPGDa Brescia Lina Agnelli

Le trasparenze dell’acqua e gli umori della terra, la luminosità di Lipari e delle Eolie, e quel vapore diffuso sulla campagna che viene dalle risorgive, da tempo prendono corpo, in lievità, nelle parole di Cesare Merigo, trapiantato a Lipari da Brescia, e più specificatamente dalla Bassa di Corticelle, suo paese.

Un trapianto che tuttavia per Merigo, come già altre volte in passato, non è stato un uscire dalla sua personale orbita ruotante intorno ad emozioni, pensieri e parole appunto.

Così sono nati i diciotto libri di Cesare Merigo, in riva al mare o alla finestra della casa lombarda: una finestra che dà su un piccolo slargo, la chiesa da una parte, due case e un’osteria, con i pensionati seduti sul sagrato,quando fa un po’ caldo, a vedere passare il tempo.

Ecco, vedere passare il tempo. E si rallenta l’esposizione alla fattualità del reale, con la possibilità di acchiappare al volo espressioni quali “il vento che ride”, o “i germogli dei sentimenti”.

Sono, queste, espressioni, contenute in “Parlerò di lei”, il libretto che Cesare Merigo ha dedicato a Daniela, la sua donna, presentato nella chiarità di Lipari: libretto che sarà ripresentato nella chiesetta di Corticelle diventata auditorium-teatro-sala incontri per una comunità di mille persone , a dicembre, quando le nebbie della Bassa saranno spesse.

  

CESARE MERIGO, IL POETA CHE SI ISPIRA ALLE EOLIEultima modifica: 2008-10-11T13:52:52+02:00da leonedilipari
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