Isole minori italiane&Tribunali chiusi. Mercoledi’ riunione straordinaria all’Ancim

mloschiavo.jpglucazaia.jpgSi terrà a Roma mercoledì 18 Settembre 2013 alle ore 11,00 presso l’Ufficio della Regione Toscana , in via Parigi, 11, 2° piano l’assemblea straordinaria per discutere sulla chiusura delle Sezioni distaccate dei Tribunali delle Isole Minori. Dopo la richiesta dei giorni scorsi, da parte del Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore Ancim Sicilia Massimo Lo Schiavo, non è tardata la risposta da parte del Presidente Nazionale dell’ANCIM Ing. Mario Corongiu che ha provveduto a fissare la prima data utile per l’incontro. Il punto predominante dell’incontro con tutti i Sindaci dei Comuni delle Isole Minori, sarà quello di scongiurare qualsiasi intervento per togliere un servizio indispensabile che garantisce funzionalità sul territorio insulare. <Questa volta la sinergia da parte di tutte le forze politiche diventa fondamentale per sopperire un’azione del Governo nazionale e di quello Regionale che mira a mettere sempre più in difficoltà i territori isolani> – afferma Massimo Lo Schiavo – < la chiusura delle Sezioni distaccate dei Tribunali, per gli abitanti delle isole sarebbe una sorta di diritto negato che inciderebbe notevolmente sulla qualità della vita dei cittadini isolani. In questa fase dobbiamo fare una lotta comune per evitare un’altra “perdita”, dopo la soppressione di alcuni istituti scolastici ed il taglio agli ospedali, tanto per citarne alcune recenti, e non costringere gli abitanti che vivono sulle isole ad abbandonare i propri territori e trasferirsi in luoghi dove non gli vengono negati i diritti>.
 
-di Salvatore Leonesleonepiccola1.jpg
 
Caro Sindaco di Santa Marina Salina, caro Massimo Lo Schiavo, mi rendo conto che ormai a Tribunale morto, tenti di farlo resuscitare. Con notevole ritardo e’ partita la tua lettera al Presidente dell’Ancim, che già si è mosso unitamente agli avvocati delle isole di Ischia, Elba e Maddalena. Ricorderai senz’altro quando Ti ho sollecitato varie volte per unirci ai Sindaci di Ischia, Elba e Maddalena nonché al Presidente dell’Ancim. Ricordo che Tu allora eri impegnato a prendere il volo. Ricordo in quell’occasione che anche il collega Gaetano Orto cercò di contattarti ma Tu volavi per Milano, eri impegnato per cose più importanti. La Tua tardiva ed oggi inutile lettera, conferma come i miei suggerimenti giusti sono rimasti inascoltati anche da parte del nostro sindaco di Lipari, il quale ultimo, sollecitato da me, per un incontro a Roma con il Presidente dell’Ancim con i Sindaci di Ischia, Elba, Maddalena, e con i rappresentati degli avvocati di tutte le Isole, mi rispondeva: “Salvatore, domani ho un incontro personale a Roma con la Severino”. Dopo questa risposta non ho potuto fare altro che contattare il Presidente dell’Associazione degli avvocati d’Ischia per dire: “Collega, sono mortificato, mi scuso con voi tutti, ma il nostro sindaco ha ritenuto di incontrare da solo la Severino, perché aveva già preso un appuntamento. Oggi questi sono i risultati. Credo che un incontro congiunto, così come da me sempre prospettato e mai preso in considerazione, oggi avrebbe potuto sortire altri risultati, anche perché, non dobbiamo dimenticare che il provvedimento di soppressione dei tribunali delle isole, si pone in contrasto con i principi legali che ne dovevano determinare la soppressione. Ricordo che allora, (pura utopia!), nel progetto iniziale, era previsto il mantenimento dei tribunali nelle isole (in quanto bisognava tenere conto dei problemi logistici dell’insularità) . Con la soppressione dei tribunali isolani, non vi è alcun risparmio di spese per lo Stato ma al contrario, solo un aggravio, così come ampiamente documentato e provato da uno studio che gli avvocati d’Ischia hanno fatto con cifre alla mano che potrebbero essere certificate anche dal nostro Angelo (Sidoti). Basta solo pensare all’aumento considerevole dell’indennità di trasferta per gli ufficiali giudiziari, nonché per tutte le difficoltà logistiche che incontreranno avvocati e cittadini che dovranno navigare per cercare giustizia. Insomma, è provato che i nostri politici hanno operato una riforma da bestia. I fatti presenteranno un verdetto salato e già i primi effetti si vedono in quel di Barcellona dove per un ricorso ex art.700 cpc, è stata fissata la comparizione delle parti a sei mesi (sic!). Già gli avvocati d’Ischia hanno contabilizzato gli aumenti dei costi per la giustizia da parte della pubblica amministrazione, sono pronti a denunziare il tutto alla Corte dei Conti per la verifica di responsabilità da parte del nostro Ministro alla Giustizia che ha dimostrato una scarsa conoscenza con i numeri (forse perché la stessa ed i componenti della propria famiglia non sono gravate da tali maggiori spese). Intanto é allo studio da parte di un legale di Lipari un ricorso alla Comuniutà Europea contro il provvedimento della Corte Costituzionale che si è adagiata sulle parole di Napolitano quando gridava allo scandalo contro coloro che lottavano per tentare di salvare i tribunali soppressi. In tutta questa vicenda di proteste eclatanti, l’unica vera protesta singolare, che non è stata capita e non presa in considerazione da nessuna stampa nazionale è quella del nostro sindaco di Lipari che ha voluto seguire, per protestare, unico caso in Italia, “i canali della legittimità” contro un provvedimento illegittimo. Le Eolie da quando sono diventate patrimonio dell’Umanità, non vengono più prese in considerazione da nessuno, sebbene si protesti con ogni forma. L’unica protesta eclatante caro Massimo non è quella di scrivere al Presidente dell’Ancim, (che già appoggia da tempo la lotta per la soppressione dei tribunali delle isole unitamente agli avvocati di Ischia, Elba e Capri e anche per Eolie dietro mia personale iniziativa) ma, potrebbe essere quella di fare pagare la tassa di sbarco a Napolitano unitamente a signora Clio e a tutti i politici che vengono alle Eolie, in maniera tale da farli sentire per una volta cittadini italiani uguali a tutti e…comprendere cosa vuol dire pagare un euro e cinquanta per sbarcare a Lipari per una vacanza. Somma del tutto irrisoria rispetto a quella che dovranno pagare gli isolani delle Eolie, Ischia, Elba e Maddalena per sbarcare dalle isole per chiedere giustizia. Pertanto, ancora ti ricordo, caro Massimo che quanto prima a Ischia si terrà un convegno sulla giustizia nelle isole. Sarà presente il Presidente dell’Ancim ed invitata la Cancellieri che mandera’ sicuramente un portavoce con fazzolettino nel taschino. Ci saranno presenti tutti i sindaci dell’isola d’Ischia, Elba, Maddalena. Sicuramente ci sarà anche l’avv. Angelo Pajno, ma non credo che ci saranno i nostri Sindaci delle Eolie perché il dibattito sarà alquanto acceso e Voi sindaci amate dibattiti spenti… Baciamo le mani al grido di: a Ischia, a Ischia…
 
-di Maria Giulia Romagnolomgromagnolo.jpg
 
E finalmente..l’articolo c’è!
Leggo con piacere, finalmente, che i sindaci di Salina si stanno muovendo per impedire(?) che venga chiuso il tribunale delle NOSTRE ISOLE ( non di Lipari,ricordiamolo)!

“Dopu c’arrubbaru a santa Chiara  ci misuri i cancedda”, credo reciti così un vecchio proverbio.

Forse i sindaci di Salina hanno appreso solo ora della chiusura del tribunale,magari non erano stati informati o erano troppo occupati per curarsene.. O forse avevano già inoltrato delle proteste e noi non eravamo stati informati… Non importa, adesso se ne parla..almeno salviamo la faccia! Il sindaco di Lipari ,con una delegazione, si è più volte recato a Roma per far sentire le NOSTRE ragioni…dimenticando che i politici,conquistata la poltrona, diventano improvvisamente SORDI ! Ma,credo, di questa “sordità” si può guarire..bisogna trovare la giusta cura! Niente più parole,comunicati,incontri.. il coraggio di dire BASTA con i fatti,questa è la cura! L’estate è finita,abbiamo più tempo . Per fare cosa? Prima di tutto INCONTRARCI, cittadini e amministrazioni di TUTTI i quattro comuni, decidere INSIEME cosa fare.. INSIEME ..un termine poco conosciuto,scarsamente usato! Fino a quando non riusciremo a capire che solo INSIEME siamo una forza le nostre saranno solo parole su parole ! INSIEME perché  i cittadini hanno riposto in voi  ( sindaci) fiducia e non interessa a nessuno se tra di voi vi sia simpatia o antipatia. INSIEME perché è un VOSTRO dovere, poco importa se poi non vi salutate neanche! Fate questo sforzo,fatelo per le nostre isole. E noi cittadini, quando si chiamerà l’appello dovremo essere TUTTI presenti..e so che lo saremo!

Una rivoluzione? Se occorre la faremo …forse così i politici, sia a Roma che a Palermo, riacquisteranno l’udito!

– di Luca Zaia

Come cittadino eoliano e come professionista posso soltanto apprezzare l’intervento del Sindaco Lo Schiavo, in merito all’avvenuta soppressione delle sedi di Tribunali ubicate sulle Isole minori. L’iniziativa merita un plauso, più che altro, perché non allude a fantomatiche “fumate” rivelatrici di un roseo futuro per gli utenti della giustizia residenti sulle isole minori, posto che il fumo NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE. Scherzi a parte, ritengo che anche detto intervento, sebbene apprezzabile negli intenti, sia assolutamente tardivo e – a questo punto, a Tribunale ormai chiuso – fuori luogo. Non ha alcun senso un intervento fatto solo il 13 settembre, in quanto offensivo della mia dignità di eoliano e di professionista. Posso solo dire che dal luglio del 2012, all’atto dell’elaborazione del Decreto “ammazza Tribunali”, tutti noi cittadini eoliani (dico EOLIANI e non solo liparesi etc…) abbiamo assistito ad un assoluto, triste e poco virile immobilismo politico, che ha visto da un lato il Comune di Lipari – che almeno ci ha messo la faccia – e, dall’altro, le tre amministrazioni salinare recitare il ruolo di mere comparse in un film che intitolerei “UNA CAUSA PERSA”. Quindi, considerato che la circoscrizione della sede di Lipari ricomprendeva tutto il territorio eoliano e, quindi, anche i tre Comuni di Salina, e considerato, soprattutto, che i disagi conseguenti alla soppressione del Tribunale avranno ripercussioni, loro malgrado, anche sui cittadini residenti sull’Isola di Salina, ritengo che il più grande errore politico sia stato quello di non intraprendere tempestivamente un’azione comune, che individuasse, come obiettivo primario, il mantenimento del Tribunale delle Isole Eolie. Ho ancora viva nella mia mente l’immagine del manifesto elettorale del Sindaco Lo Schiavo in occasione delle ultime elezioni regionali, che individuava, tra le priorità per le Isole Eolie, anche il mantenimento delle sede del Tribunale di Lipari (con tanto di fotografia!). Tuttavia, oggi, considerato come è finita la triste storia del Tribunale di Lipari, e considerato quello che è stato fatto – o meglio, quello che non è stato fatto – per garantirne l’operatività, mi convinco che il relativo impegno politico profuso, tanto decantato su quei manifesti elettorali, sia svanito, così come quei manifesti sono stati sgretolati e lavati via dalle intemperie.

-In data odierna il Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore Ancim Sicilia Massimo Lo Schiavo ha inviato al Presidente dell’ Ancim Dott. Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco, una richiesta di convocazione urgente del Direttivo dell’Ancim che affronti congiuntamente a tutti i sindaci interessati il tema della soppressione delle sezioni distaccate dei tribunali che operano sul territorio delle isole minori. L’obiettivo è quello di concertare ogni azione volta a garantire funzionalità e continuità al servizio giustizia sul territorio insulare. “Si assiste ancora una volta- afferma il sindaco Lo Schiavo – ad azioni da parte del Governo nazionale e di quello Regionale che sembrano non tenere assolutamente conto delle peculiarità dei territori delle isole italiane e che finiscono per incidere pesantemente sulla qualità della vita dei cittadini isolani. L’imminente soppressione dei tribunali così come, ad esempio, il taglio degli ospedali risuonano quasi come degli inviti neanche troppo sottintesi alle popolazioni delle isole a fare ancora una volta i bagagli per cercare altrove quei diritti che a casa loro gli sono di fatto negati. L’ultima possibilità – conclude il sindaco Lo Schiavo – è quella di una forte azione comune e condivisa che venga espressa da tutte le isole minori italiane”.
 
-L’intervento dei manifestanti che stavano partecipando alla protesta in corso davanti al Palazzo di giustizia di Sala Consilina contro la soppressione del tribunale ha evitato la tragedia ad un uomo che aveva annunciato dandosi a fuoco con un accendino, dopo essersi cosparso di benzina: ”Se entro le prossime 24 ore il ministro Cancellieri non ci darà una risposta positiva mi darò fuoco e, questa volta, nessuno riuscirà a fermarmi”.

Intanto su una pianta organica di 807 dipendenti amministrativi, quelli effettivamente in servizio sono appena 662, con ben 145 posti scoperti: la gravissima carenza di personale al Tribunale di Napoli è sottolineata nel decreto con cui il presidente del Tribunale, Carlo Alemi, ha disposto la sospensione di tutte le attività in cinque sezioni distaccate. Gli amministrativi fino a oggi in servizio a Casoria, Marano, Afragola, Frattamaggiore e Ischia domani prenderanno servizio ad Aversa.

Un consiglio comunale straordinario ed una serrata generale di tutti gli esercizi commerciali del Vallo di Diano sono le proteste contro la soppressione del tribunale di Sala Consilina accorpato a quello di Lagonegro, in provincia di Potenza. Il consiglio comunale di Sala, si terrà domani, alle ore 8, nello stesso orario previsto per il trasferimento dal presidio di giustizia.
E sempre domani serrande chiuse in 15 Comuni.

Per protestare contro la chiusura del Tribunale, gli avvocati di Pinerolo si sono recati con oltre 100 auto a Torino, al Pala Giustizia, procedendo sull’autostrada ai 20 km/h. creando notevoli problemi alla viabilità. Sulle auto spiccavano i cartelli di protesta. Ad Alba i sindaci del Roero non mollano e continuano a depositare le fasce davanti al tribunale.

Un gruppo di avvocati del tribunale di Montepulciano ha protestato davanti al Parco di Chianciano in occasione dell’intervenuto del ministro Cancellieri alla festa dell’Udc. “Lo Stato dice di voler risparmiare – spiega uno dei manifestanti – ma opera peggiorando il servizio e creando nuovi costi. Questa non è una riforma positiva”.

Anche l’Ordine degli avvocati di Orvieto manifesta contro il taglio del tribunale locale. L’agitazione è partita martedì scorso con una protesta sull’autostrada A1 ed è proseguita con la proclamazione di un’assemblea dentro l’ex palazzo di giustizia che continuerà a tempo indeterminato.

Per chiedere un ripensamento alla riforma, a Viareggio alcuni avvocati si sono mobilitati per protestare contro la chiusura della sezione distaccata del tribunale. Con la toga addosso, gli avvocati hanno manifestato davanti all’ufficio giudiziario della città.
Isole minori italiane&Tribunali chiusi. Mercoledi’ riunione straordinaria all’Ancimultima modifica: 2013-09-15T07:56:28+02:00da leonedilipari
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