Provare ad annusare se la politica eoliana è vecchia o sono vecchi i politici eoliani risulta “leggermente” pesante. Non il giudizio ma il pensiero. Il fatto di non pensarci allunga la possibilità di speranza che altrove e in minima parte è un successo con qualche sorriso fra la gente. Non tutti però hanno giovani vogliosi di sacrifici o preparati per i sacrifici. Rimestare su fatti passati è una richiesta della politica, impaurire sul futuro è una richiesta politica. Il punto è un fattore di fine che non aiuta al guado ma affonda il ” guadante”. La necessità oggi in queste isole è quella di avere eoliani politici senza partito politico. Il vantaggio è quello di offrire i voti ai vari governanti superiori di Messina, di Palermo, di Roma. Questa è l’invenzione del voto di scambio made in Eolie. Provare non guasta, anzi aiuta di più a vedere se funziona. Senza dubbio si potranno avere risultati superiori agli attuali. Eolie non più come terra di conquista politica, ma eolianità politica per conquistare i diritti spettanti ai cittadini dalla politica.