Da Santa Marina Salina in linea Teodoro Cataffo

Di Teodoro Cataffo
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Pubblicazione di “Casa al Mare”- Capitolo 14°- Gloria – 1999

Chissà se “gloria” era stato il grido di gioia del padre non appena saputo che era venuta al mondo la figlia. Oppure è un caso che questo nome fosse dato proprio a Gloria era immensa come immensa era la sua voglia d’amore ed il suo bisogno d’affetto.Non cercava il piacere della carne ma un contatto fisico, un momento d’intimità o anche una rivincita nei confronti di quante erano più belle e più magre di lei. Gloria arrivò dall’Australia all’inizio di un’estate. Lingua era poco frequentata dai turisti ed ella rappresentava una novità.Una novità dall’accattivante accento australiano. Una grossa novità. Ma non si poteva andare troppo per il sottile. La sera nella piazzetta al “Nero” ci radunavano tutti i ragazzi del paese attorno a quel monumento molle e leggermente setoso. L’aria della sera rinfrescava la sua pelle, altrimenti sudata, che coprivamo di baci. C’era anche chi riusciva a rubarle le labbra ch’ella apriva lasciando uscire una grossa ma agile lingua che saettando umida e ricercando tutte le altre lingue inesperte dispensava loro dolci gocce di esperienza. Le braccia si intrecciavano, le mani si toccavano abbracciando ed accarezzando quel grande, giovane corpo. E gli occhi, alla semi-luce delle poche lampade della piazzetta, scrutavano nervosi alla difficile ricerca della fonte del piacere. A tutto questo Gloria rideva sempre.Nessuno capì che la fonte del piacere era li nel suo sorriso.Era felice di essere oggetto di tanti desideri.Di avere lì, in pugno, tutti quanti quelli che per qualche sera non volevano essere torturati da tanti perchè. Rideva e i suoi candidi denti, colpiti dalla luna che le si stampava in viso, urlavano bagliori di luce.Gloria era lunare, impudica, aperta, senza vergogna.
Gloria era libera.

Da Santa Marina Salina in linea Teodoro Cataffoultima modifica: 2011-11-23T14:08:14+01:00da leonedilipari
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