Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenzia.jpgdi Michele Sequenzia

Ma chi era Enzo Sellerio?

In Italia, è noto, si legge poco e male. Gli Italiani amano piuttosto parlare, discutere, perdersi in animate, spesso futili conversazioni. Ma per leggere si fa poco. Gli anni passano, passano i secoli, mai problemi italiani restano gli stessi.
Leggo che Enzo Sellerio è mancato. Mi dispiace molto. Enzo Sellerio era un uomo libero a 360 gradi, colto, inventivo,leale, aperto sempre al di là del bene e del male. Enzo Sellerio era un editore che si batteva per la libertà di ogni uomo, per la piena giustizia. Un uomo tutto d’un pezzo.
Di lui si sa poco perché da noi, si amano piuttosto i Cortigiani di Palazzo, assai meno gli uomini liberi. Il regime non cambia opinione, resta sempre quello di prima.

Basterebbe rileggersi le atroci cronache siciliane ed italiane del lontano 1956, edite da Enzo Sellerio. Oggi l’Italia è tribolata, stritolata dagli stessi identici problemi. Il sistema non è cambiato per niente.
Chi ricorda di aver letto di Danilo Dolci “ Processo all’articolo 4” edito da Enzo Sellerio? Sono fatti di oggi, non di ieri. Pasquale Beneduce, scrive, ricorda i fatti e commemora Danilo Dolci, leggiamolo insieme. Fa tanto bene a tutti coloro che amano la verità, quella nuda e cruda:
“ Il 2 febbraio 1956…. Danilo Dolci veniva arrestato mentre guidava un gruppo di poveri, affamati, derelitti, braccianti a lavorare nella Trazzera vecchia, una strada nei pressi di Partinico, abbandonata all’incuria. Avevano fame e non sapevano come vivere. Ma il regime vuole solo schiavi.

Al Commissario di polizia che era intervenuto per interrompere quello «sciopero alla rovescia», come venne chiamato, Dolci rispose che «il lavoro non è solo un diritto, ma per l’articolo 4 della Costituzione un dovere: che sarebbe stato, era ovvio, un assassinio non garantire alle persone il lavoro, secondo lo spirito della Costituzione».
L’accusa del Governo, era di occupazione di suolo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale e a Dolci e ai suoi venne negata la libertà provvisoria.

L’opinione pubblica allora si mobilitò contro la polizia e il governo Tambroni, deputati e senatori intervennero con interrogazioni parlamentari, le voci più influenti del paese si schierarono a fianco di Dolci. Ciò che avvenne intorno allo sciopero alla rovescia di Trazzera vecchia, nelle piazze, nelle camere di polizia, sui giornali, nei tribunali, fu lo scontro sui modi opposti di considerare la legalità in Italia: la Costituzione, come regola vivente dei cittadini, contro la pratica dell’autoritarismo gerarchico, eredità fascista.
Da qui il titolo del libro, che significava che le autorità trascinavano alla sbarra, peggio di un delinquente comune,ignorando la Legge. Imputati non furono il gruppo dei poveri manifestanti, quanto la stessa Costituzione della Repubblica stessa.

Pubblicato nello stesso 1956, pochi mesi dopo la condanna di Danilo Dolci, Processo all’articolo 4, in quanto cronaca, è un documento prezioso per capire quanto fosse incredibilmente tribolata la strada per affermare la democrazia repubblicana in Italia. Per riflettere su dove saremmo oggi, senza «ribellioni» e «ribelli».Ma ad oggi siamo nella stessa situazione.

Un instant book scritto nella lingua parlata dei siciliani, che mostra prima di argomentare, che usa il montaggio di pezzi di realtà per denunciare; il cui scopo è prima di tutto in se stesso: schiudere, aprire, far vivere la vita, le porte del mondo scritto agli umiliati e offesi, del mondo che non viene mai scritto.”
 
Ricordiamo, con Enzo Sellerio, Danilo Dolci altrettanto indomito, coraggioso impegnato scrittore, (Sesana, 1924-Trappeto, 1997), dopo l’esperienza di Nomadelfia, «la città dove la fraternità è legge», venne a Trappeto vicino a Trapani, iniziando un’instancabile attività di animazione sociale.
 Tra le sue opere: Inchiesta a Palermo (1957), Spreco (1960), La struttura maieutica e l’evolverci (1996). Con questa casa editrice, Racconti siciliani (2008), Banditi a Partinico (2009) e Processo all’articolo 4 (2011).

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2012-02-26T07:33:56+01:00da leonedilipari
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